Tra scadenze naturali, terzo mandato e commissariamenti a catena, la primavera dei voti si prepara a fiorire in Irpinia, soprattutto dopo l’ufficializzazione da parte del Consiglio dei Ministri della data del rinnovo dei Parlamentini locali: il 27 e 28 maggio. Intanto i 16 Comuni che andranno al voto nella provincia di Avellino -per un corpo elettorale che teoricamente si approssima intorno alle 65mila unità- stanno limando, in alcuni casi ancora definendo, gli scenari per mettere in campo le compagini che alla guida dei candidati a sindaco si contenderanno le urne e il consenso degli elettori. Una ‘gara politica’, ovviamente all’insegna di programmi amministrativi, che si apre non senza ricandidature, nuovi ingressi, formazioni civiche, polemiche e la consueta caccia alle alleanze, anche dell’ultimora. Saranno sicuramente gli ultimi giorni utili a dare il quadro completo e definitivo della situazione in Irpinia. C’è intanto chi ha già ufficializzato il proprio candidato -come l’Ulivo di Flumeri che nel rispetto dell’alternanza storica ha proposto il nome della Margherita di Rocco Antonio Giacobbe -, chi aspetta ancora che si schiariscano ulteriormente gli scenari a seguito della stagione dei congressi, e chi invece ci prova per la prima volta, come nel caso della lista di cui fa parte il comitato civico del San Giacomo di Monteforte Irpino. Stand by in centri importanti come la città del Sabato, la seconda in gioco per capacità elettorale con 9850 abitanti, chiamata alle urne insieme ad altri punti nevralgici dell’hinterland come il già citato Monteforte Irpino (8115 elettori) e Solofra, a capo con 10.649 elettori. Per il resto si vota a: Altavilla Irpina, Andretta, Caposele, Capriglia Irpina, Chianche, Flumeri, Lauro, Montemarano, Pietradefusi, Prata P.U., Pratola Serra, S. Stefano del Sole e Sirignano. Si va anticipatamente alle urne a Caposele per la prematura scomparsa del compianto sindaco Giuseppe Melillo. Ma anche a Pratola Serra e Pietradefusi per ‘terremoti’ politici dell’ultimora. Poi c’è il capitolo terzo mandato: Santo Stefano e Sirignano, i cui sindaci sono stati dichiarati decaduti anche in appello, sono chiamati al rinnovo. Sintetizzando i punti dello scenario finora percepito, si evincono i primi tasselli del puzzle. A Solofra si prospettano 2 liste: centrodestra e centrosinistra, visto che i partiti dei due schieramenti aborrono le liste civiche. Per i nomi non c’è ancora nulla di ufficiale, ma sembra che il centrosinistra continuerà a puntare su Guarino, nel segno della continuità programmatica. A destra invece si sta pensando di rafforzare la coalizione prima di formalizzare la candidatura. Nuovo giro di consultazioni, invece, per i partiti del centrosinistra di Atripalda. Ancora nodi da sciogliere per la Margherita di Lombardi. Il Fiorellino sembra vivere una nuova fase di incertezza che potrebbe rimescolare le carte in tavola. Ds, Sdi e Udeur attenderebbero infatti le decisioni del Fiorellino per mettere mano alla costruzione del nuovo centrosinistra atripaldese. Progetto che farebbe leva, almeno a parere dei socialisti, sulle linee programmatiche e sulle garanzie che la coalizione dovrebbe assicurare nell’ottica di un percorso condiviso e duraturo. “Nessuna formula politica o simboli – precisano dallo Sdi -. Il nostro concetto di Unione si baserà esclusivamente sul rispetto dell’alleanza e sull’adempimento delle linee progettuali. Requisiti che sono venuti a mancare nel corso della precedente gestione facendo fallire di fatto la coalizione con la fuoriuscita dello Sdi dalla maggioranza”. Sgombro da nuvole, invece, il cielo politico del centrodestra atripaldese. La Casa delle Libertà attende solo di ufficializzare il nome del candidato sindaco. Più chiaro invece lo scenario a Monteforte. Si va delineando sempre più infatti una competizione a tre tra Nappi, Carullo e Renzulli. Il primo godrà dell’appoggio di due dei tre circoli della Margherita presenti, e avrà alle sue spalle tutti i membri “storici” della lista civica che da tredici anni governa il comune alle porte di Avellino. I ‘dissidenti’ e gli scontenti, insieme a nuove figure politiche, appoggeranno il commercialista Enzo Carullo. Il giovane ingegnere Antonio Renzulli sarà il candidato della lista civica “Alternativa per Monteforte”, che raccoglie al suo interno i Comunisti Italiani e i membri del comitato civico per l’ospedale San Giacomo. Indecisa Altavilla. In un clima che fonti interne riferiscono “tesissimo” ballano i nomi di Villani e Maselli. Il primo ancora non dà certezze sulla sua candidatura, preferendo aspettare che tutta la compagine appoggi il suo nome. Inoltre, in un recente summit tra Ds, Udeur, Margherita, Sdi e Psi si è discusso della possibilità di creare un nuovo gruppo politico in “discontinuità” con il passato. Ad Andretta sembrano esserci maggiori certezze per quel che riguarda la formazione delle liste: La volontà di Ds e Margherita di concorrere insieme è molto forte. Gli sviluppi del terzo mandato però hanno contribuito a mischiare ancora di più le carte in tavola, aprendo letteralmente le porte a politici vecchi e nuovi. Tra quelli che non ci saranno, il nome più ‘illustre’ è quello di Annibale Terlizzi, attuale assessore alla cultura e uomo di punta della passata tornata elettorale. Il suo, ha spiegato, non è un gesto di ripicca o dissenso, ma semplicemente l’assessore ‘non si riconosce più’ nel progetto portato avanti. A Lauro continuano i lavori per creare la formazione da opporre al team di Vito Bossone. Gli incontri delle scorse settimane sono serviti per valutare se, effettivamente, c’è la possibilità di creare un’unica grande coalizione con programma e candidati comuni. Malgrado le ultime voci di corridoio, che volevano l’inserimento nel rush finale di un terzo candidato, a Prata sarà corsa a due. La formazione di Vincenzo Petruzziello affronterà il candidato dell’opposizione Gaetano Tenneriello. Continua invece il valzer di nomi sui membri dei due team, che stanno cercando di allestire due compagini competitive. Infine, nella vicina Pratola, è crollato, dopo quasi 25 anni di matrimonio, il sodalizio Polzone-Carpenito, che si affronteranno in un duello politico che si preannuncia ‘frizzante’. (red.pol)
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