Consiglio straordinario monotematico quello convocato ad Ariano Irpino, mercoledì 12 febbraio, al quale ha partecipato una folta schiera di sindaci dell’Ufita e dell’Alta Irpinia, imprenditori, lavoratori, sigle sindacali e la Regione Campania per decidere lo sblocco della Strada a scorrimento veloce, Lioni Grottaminarda.
I cantieri sono bloccati dallo scorso 31 dicembre per la mancanza della stazione appaltante. Non confermato il commissario, oggi i lavori non hanno una guida nè una gestione finanziaria. Questa la situazione che tiene alta la tensione.
“Senza commissario io non dico che l’opera non andrà avanti, ma dico che la sostituzione doveva avvenire per tempo e resa certa con una legge. Il nostro problema non è solo chi farà il committente, ma i tempi e le forme giuste”. Così Luca Cascone, presidente della Commissione regionale Trasporti (nella foto a sinistra) che sullo stop alla gestione commissariale aggiunge: “La gestione ordinaria è possibile e si può fare bene. Ho solo perplessità sul fatto che possa farla una struttura (il provveditorato alle opere pubbliche ndr) che non ha nella sua mission la gestione di un’opera che vale 430 milioni di euro. La Regione ne sarebbe in grado. Lo abbiamo proposto con due note al ministero, ma devono darci ancora una risposta. Sembra di parlare davanti a un muro di gomma“.
La Lioni Grottaminarda costituisce il completamento del collegamento, già in parte realizzato, tra la A16 Napoli-Bari e la A3 Salerno-Reggio Calabria e fa parte dell’itinerario più ampio Agropoli-Contursi-Grottaminarda-Termoli, che parte da Contursi Terme raggiungendo Lioni con la SS 691, nota anche come strada a scorrimento veloce Fondo Valle del Sele, prosegue fino a Grottaminarda (Strada a S.V. Lioni-Grottaminarda) e tramite la variante alla SS90, può svilupparsi fino a collegare il basso Tirreno con l’Adriatico fino a Termoli.
Pertanto, il completamento dell’itinerario Contursi (A3)-Grottaminarda (A16) attraverso la realizzazione dei 20 km d’asse della Lioni-Grottaminarda, consentirebbe di connettere tutte le aree industriali della zona tra di loro e con le principali direttrici autostradali A16 e A3 verso il nord e verso i porti di Napoli, Salerno, Bari e Gioia Tauro e gli scali ferroviari ed intermodali.
A ripercorrere tutte le tappe dell’infrastruttura, il sindaco di Ariano, Domenico Gambacorta. “In primo luogo – spiega il sindaco – l’opera non risale al 1980, in quanto il primo stanziamento è avvenuto con una delibera del Cipe del 2011. Il preliminare della strada, inoltre, è stato approvato dalla Giunta Bassolino (Ennio Cascetta per i Trasporti ed Enzo De Luca per i Lavori Pubblici) nella primavera del 2006, con il via libera definitivo concordato col Governo nel 2008. Prima di allora, l’opera era solo una speranza”.
Gambacorta, replicando agli argomenti utilizzati dai deputati irpini pentastellati, Maraia e Sibilia, in merito all’opera, smentisce che i costi siano lievitati “430 milioni sono e lo erano anche nel 2012, quando l’opera è partita“. “La cosa più grave – prosegue il primo cittadino – è l’attacco continuo ai consigli comunali. Oggi non c’è più nemmeno la serenità di discutere che subito si parla di becera disinformazione. La politica si fa parlando e incontrando le persone e le strade si fanno perché migliorino la qualità della vita”.
Tra gli interventi, anche il presidente di Confindustria Avellino, Giuseppe Bruno, chiede un piano di ripresa dei lavori e dichiara: “Siamo preoccupati per le difficoltà delle imprese, i sub-appaltatori in particolare. Confindustria svolge come sempre un ruolo di servizio per le imprese e il territorio. Questa è un’opera necessaria“. In sala Giovanni Grasso, anche Salvatore Castellano (della Castellano Costruzione Spa) e i suoi operai (in foto)”trentacinque persone a casa dal 31 dicembre” dice l’imprenditore.
Il presidente Bruno, ricordando i numerosi incontri avvenuti con i vari parlamentari, chiarisce: “La richiesta di proroga del commissariamento non è andata avanti per volontà di Carlo Sibilia. Se l’opera non è andata avanti, la responsabilità è sua”.
Messaggio unanime dei sindaci e degli amministratori presenti è quello di far ripartire i lavori. Stefano Farina, primo cittadino di Teora, con veemenza grida alla mobilitazione.
A prendere parola, confermando l’importanza della Lioni-Grotta per le aree interne, anche il segretario generale Cgil, Franco Fiordellisi (nella foto in basso). “Dopo l’incontro in Prefuttura di Avellino con il prefetto Maria Tirone, il Consiglio Comunale di Ariano Irpino allargato, convocato in seduta straordinaria, chiede con una sola voce al Ministero dello Sviluppo Economico, al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti il completamento dell’opera”.
E prosegue: “Come organizzazioni sindacali, abbiamo ribadito a tutte le istituzioni presenti, che occorre stanare, confrontandosi, sulle responsabilità del Governo che ancora non ha ufficialmente incaricato il Provveditorato delle Opere Pubbliche a prendere in carico l’opera, non avendo decretato a favore della continuazione del lavoro da parte del commissario ad acta, D’Ambrosio” dichiara.
A spaventare la Cgil, i danni al lavoro: “Ad oggi oltre 9 aziende e oltre 430 addetti sono in un limbo pericoloso ed inaccettabile, a rischio posti di lavoro e un danno enorme per l’Irpinia. La Lioni Grotta si deve completare perché oltre il 50% è già completato ed è opera utile”.
Al termine del Consiglio è stato redatto un documento ufficiale che sarà inviato al Governo.
di Maria Giovanna La Porta