Nella mattinata di lunedì 21 luglio, la prontezza e la sensibilità di un agente della Polizia Municipale di Lioni hanno salvato tre cuccioli da morte certa. I piccoli, di appena poche settimane di vita, erano stati abbandonati in un sacco nei pressi di una zona rurale della cittadina, esposti al caldo soffocante di questi giorni.
Dopo la segnalazione del sacco sospetto da parte di un cittadino, l’agente ha avuto modo di intervenire immediatamente liberando i cuccioli. Sono stati subito rianimati, rinfrescati con dell’acqua e nutriti. L’agente che ha offerto loro un primo sollievo, ha anche somministrato le prime cure. Successivamente, ha coinvolto i veterinari dell’ASL per garantire un’assistenza sanitaria più approfondita.
Grazie alla sinergia tra forze dell’ordine e operatori sanitari, i tre cuccioli sono stati salvati e affidati al canile comunale. Ora sono al sicuro e in attesa di una nuova famiglia che possa accoglierli con amore.
Il comandante della Polizia Municipale dott. Giuseppe Aiello ha sottolineato l’importanza della vigilanza sul territorio e ha ringraziato i cittadini per la prontezza nel segnalare situazioni di emergenza. “Questi interventi non sono solo parte del nostro dovere – ha dichiarato – ma rappresentano anche il volto umano della nostra professione.”
Il Comandante Aiello ha inoltre precisato che l’attività a tutela degli animali, specie quelli d’affezione (come cani e gatti), è da sempre stata svolta, con particolare impegno dagli agenti della Polizia Municipale, sia per quanto riguarda la prevenzione che per quanto concerne i servizi repressivi. A tal proposito ricorda che le nuove disposizioni sui reati contro gli animali, Legge 6 giugno 2025, n. 82 , inasprisce le pene per maltrattamenti e abbandono, introducendo anche misure di prevenzione e protezione per gli animali coinvolti in procedimenti penali. La legge prevede pene più severe per l’uccisione e il maltrattamento di animali, con la possibilità di reclusione fino a 4 anni in caso di sevizie e multe fino a 60.000 euro. L’abbandono di animali, punito con l’arresto fino a un anno o con ammende da 1.000 a 10.000 euro, ora prevede un’ammenda minima più alta, pari a 5.000 euro.