“Daremo un tetto alla vera anima del partito che non vuole scivolare verso il Pd”. Esordisce così Francesco Pionati nel pezzo di attualità politica pubblicato a pagina 62 dal settimanale Panorama in edicola questa settimana . “Alleanza di Centro – dice il segretario dell’Adc – è destinata a confluire nel Pdl, dopo una fase di collaborazione esterna”. E aggiunge “l’Udc è sempre stata di centrodestra, noi vogliamo offrire un tetto alla vera anima del partito, che non ci sta a scivolare con Pier Ferdinando Casini verso il Pd”. Spiegando anche che “la politica dei due forni è morta, il centro moderato, l’anima vera della Dc, sta con Berlusconi. L’Italia è un paese bipolare, ormai. Non c’è più spazio per i giochi centristi. Il bipartitismo semmai si può correggere ma dall’interno degli schieramenti. Vedo Bruno Tabacci ancora insistere su questa fantomatica terra di centro, ma quando mai…” “Casini – dice Pionati – è uno che non sa più leggere la realtà politica. Ha un’immagine forte e un pensiero debole. Uno dalle mani libere e quindi vuote. Lui che criticava tanto Berlusconi per il cesarismo è in realtà un berluschino. Ha fatto commissariare intere regioni come la Puglia.Ma come può pensare Casini di sostituire quadri e dirigenti, l’anima del partito, con l’apparato di Liberal di Ferdinando Adornato con la scusa della costituente di centro?” Il leader di Alleanza di Centro profetizza: “l’Udc è destinata a succhiare i voti al Pd per recuperare quelli che perde nel centrodestra. E tutto si risolverà quindi in una partita di giro tra le forze di opposizione come è accaduto in Abruzzo. Berlusconi se la ride. È un imperatore romano che assiste dagli spalti alla lotta tra i gladiatori Veltroni e Casini”. Pionati anticipa delle questioni organizzative: “Alleanza di Centro di insedierà a Roma a largo del Nazzareno, proprio davanti al Pd: quasi una sfida. Il congresso con Berlusconi, si terrà a metà gennaio. Sarà il trampolino di lancio delle liste di Alleanza di Centro per le amministrative del 2009. In Puglia e in Campania prenderemo almeno il 3 per cento, nel centro-sud abbiamo già 8 consiglieri regionali e 250 amministratori locali, di cui alcuni sindaci”. Alla domanda, si candiderà a sindaco di Avellino, Pionati risponde: “è probabile. Anche se sarebbe una scelta più affettiva che politica, un gesto per il riscatto di Avellino, precipitata agli ultimi posti per qualità della vita”. Il leader dell’Adc Pionati coltiva, infine il sogno di sfilare il segretario dell’Udc Cesa a Casini, “con lui i rapporti restano fraterni e sono convinto che la pensi come me”.
Redazione Irpinia
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