Marco Imbimbo – Non è ancora arrivato il momento di ritornare a scuola la mattina. È questo sostanzialmente l’esito dell’incontro a Palazzo di Città, tra il sindaco Paolo Foti, il delegato provinciale all’Istruzione, Girolamo Giaquinto, e il pari ruolo al Comune, Geppino Giacobbe. Le parti hanno fatto il punto della situazione sulle aule che l’ente di Piazza del Popolo è pronto a mettere a disposizione: 12 nel plesso di San Tommaso e 8 in quelle di Rione Parco. Sullo sfondo restano sempre le problematiche legate alla “Solimena”.
«E’ stato un incontro interlocutorio – spiega Giaquinto. Il tavolo in Prefettura si sta per aggiornare, quindi era necessario verificare alcune cose che riguardano gli ambienti offerti dal Comune e che devono essere oggetto di un atto formale, che li porti nella disponibilità della Provincia per il loro utilizzo». L’obiettivo è quello di consentire agli studenti del “Mancini” di poter ritornare a scuola la mattina, abbandonando i turni pomeridiani. «Questa è la volontà di tutti noi – sottolinea Giaquinto. Abbiamo sempre detto che si doveva ragionare per step. Ora, dopo che i ragazzi con grande abnegazione sono rientrati il pomeriggio, cerchiamo di abbassare ancora di più il momento di disagio». Comune e Provincia lavorano a ritmi serrati per uscire da queste problematiche, mettendo da parte ogni discorso relativo alla proprietà dei beni in questione. «Non la metto su questo aspetto, parliamo sempre di proprietà pubbliche, quindi della cittadinanza e chiamate ad assolvere a una determinata funzione – sottolinea. I titoli di proprietà intervengono solo per una questione formale perché si devono redigere degli atti, ma non c’è alcuna rivendicazione».
L’offerta delle 20 aule da parte del sindaco Paolo Foti, in realtà, può essere interpretata come una proposta per ottenere in cambio, dalla Provincia, le nove aule presenti nella “Solimena” e destinate al liceo “Mancini”. «Il suo non è un do ut des, non stiamo scambiano figurine – puntualizza Giaquinto. Il problema è che, sulla Solimena, ci sono alcune contestazioni da parte dei vigili del fuoco in merito alla norme sulla sicurezza. Da un punto di vista tecnico, non so se siano superabili nell’immediato e con quale tipo di intervento. Inoltre bisogna capire anche il limite massimo di alunni che può ospitare la struttura». I problemi da risolvere, dunque, restano ancora tanti, si attende la convocazione del tavolo in Prefettura per individuare una via d’uscita, ma soprattutto capire se la strada ipotizzata sia percorribile nell’immediato.