L’ex procuratore Cantelmo: Pnrr ed infiltrazioni, abolizione del reato e’ pericolosa

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AVELLINO- “Mi meraviglia molto il fatto che non si sia proceduto con una riformulazione del testo normativo ma addirittura una abrogazione”. Abbiamo chiesto all’ex Procuratore di Avellino Rosario Cantelmo, per una vita impegnato nella repressione dei reati contro la pubblica amministrazione (ha condotto insieme a Nicola Quatrano e Isabella Iaselli le indagini sulla Mani Pulite napoletana) e oggi Consulente della Commissione Antimafia, un parere sulla scelta del Guardasigilli Carlo Nordio e della maggioranza di abrogare la norma. Quella che l’ex magistato ritiene “irragionevole e pericolosa”. Anche perché si tratta di u n’abrogazione che, spiega Cantelmo: “a mio avviso crea un vuoto normativo che è pericoloso e irragionevole. Pericoloso perché ha una sorta di oggettiva irresponsabilità in capo ai pubblici funzionari, ai pubblici amministratori, che, come dire possono tranquillamente usare ed abusare dei propri poteri”. L’elenco dei motivi che avebbero consigliato al legislatore di confrontarsi sul tema della riforma. “E’ pericoloso perché in questo periodo il Pnrr che creerà un flusso di denaro notevolissimo che comporterà come direbbero, la progettazione e la realizzazione di grossi interventi che meriterebbero una particolare attenzione sotto il profilo della regolarità amministrativa che con l’assenza di questa norma sara’ naturalmente molto più difficile. È pericoloso perché lo sappiamo tutti, ormai da tempo, che le organizzazioni criminali ormai hanno cambiato pelle. Si spara meno e si punta molto più ad inserirsi nella pubblica amministrazione e nella sfera economica. Ebbene, penso che proprio per questo flusso di denaro a cui facevo riferimento prima le organizzazioni criminali già stanno apparecchiando la tavola e occupando i posti piu’ importanti . Il 323 cp (abuso d’ufficio) era un reato spia molto importante per far capire che qualcosa non funzionasse perche’ consentiva di prestare attenzione su quella specifica materia”. Non è l’unico profilo che lascia perplessità, come spiega l’ex capo dei pm avellinesi: “E’ irragionevole oltre che pericoloso, perché priva i cittadini di ogni tutela. Il cittadino dovrà e potra’ subire un abuso da parte di un pubblico funzionario che tra l’altro non avrà neppure la possibilità di rivolgersi ad un giudice per capire se ha ragione o torto. Irragionevole, perché ho sentito dire che una delle motivazioni di questa riforma è quella della paura della firma. Io sono stato in Procura per 30 anni, mi sono occupato per moltissimi anni di reati contro la pubblica amministrazione. Non mi e’ mai capitato un solo caso in cui un pubblico amministratore nell’ambito di un’indagine per un ritardo o un’omissione in atti d’ufficio si sia giustificato dicendo: avevo paura di firmare. Del resto le pubbliche amministrazioni sono attrezzate con uffici interni, che sono capaci di dare dei pareri, di orientare ricerche amministrative. In molti casi addirittura si ricorre alle consulenze esterne, per cui il pubblico funzionario che vuol far bene il suo lavoro anziché avere paura della firma si attrezza prima e poi puo’ fare il suo lavoro con tranquillità. Un’ultima considerazione. Il 323 è stato importantissimo durante il periodo di Mani Pulite. E’ stato uno dei chiavistelli attraverso il quale è successo, poi, tutto quello che è successo. Dopo quel periodo c’è stata già una riformulazione della norma, che aveva reso molto difficile ipotizzare responsabilita nell’ambito di quel reato. Per cui se ci fosse stato un lavoro di ulteriore ridefinizione della norma, sarebbe stato più utile che cancellarla completamente”.
E conclude: “Un ultima considerazione, ovviamente di carattere assolutamente personale, perché non rappresento più nessuno se non me stesso. Ma questa politica giudiziaria, quella che crea nuove norme come quella sui rave party e abolisce l’ipotesi di reato come quella del 323 cp, corre il rischio di creare nell’opinione pubblica l’impressione, assolutamente infondata ovviamente, che la politica giudiziaria dell’ultimo periodo e’ molto forte con i deboli e molto debole con i forti, soprattutto con i “colletti bianchi”.