“Una legge senza spessore sociale. Purtroppo, si è andati avanti come al solito senza tenere nel debito conto le proposte migliorative dell’opposizione”.
Così il Senatore Enzo De Luca il giorno dopo l’approvazione al Senato della Legge di Stabilità. Il senatore del Partito Democratico ha firmato con il presidente del gruppo Anna Finocchiaro, il suo vice Luigi Zanda e altri colleghi una serie di emendamenti, respinti dalla maggioranza.
“Siamo intervenuti soprattutto a favore della tutela delle fasce meno abbienti, del sostegno ai giovani e alle piccole e medie imprese e abbiamo chiesto interventi più determinati per lo sviluppo del Mezzogiorno, che, nonostante spot e proclami, scivola sempre più in fondo nella lista delle priorità del Governo” – sottolinea De Luca -.
In particolare, con un emendamento De Luca e altri senatori hanno chiesto di prevedere agevolazioni fiscali per consentire ai giovani, specie a coloro che vivono in zone a bassa densità di occupazione, di sostenere i costi di fitto degli alloggi e avviare, con il supporto del microcredito, iniziative professionali. Un’altra proposta mirava a migliorare, con apposite previsioni di spesa e risorse da impiegare, l’offerta dei servizi sanitari nel Mezzogiorno. Attenzione puntata sul Sud, per chiedere, con un altro emendamento, di avviare un programma straordinario di opere pubbliche, di potenziare le reti ferrate e di completare, anche utilizzando risorse comunitarie, la Salerno – Reggio Calabria e l’Alta velocità ferroviaria Napoli – Bari. Ancora, De Luca ha firmato un emendamento per chiedere lo stanziamento di 300 milioni di euro annui per il 2011, per il 2012 e per il 2013 per sostenere le zone del Paese e le imprese che in esse operano, a partire dalla Campania e dal Sud, colpite da dissesto idrogeologico. Respinti dalla maggioranza anche due ordini del giorno firmati dal sen. De Luca e da altri senatori del Pd, finalizzati a dare risposte certe a questioni sociali rilevanti come il crescente fabbisogno abitativo e la stabilizzazione dei precari nella scuola. In relazione a quest’ultima questione, i senatori Pd avevano chiesto al Governo l’impegno “ad assegnare il necessario personale docente ed ATA alle scuole attraverso l’organico funzionale, basato su criteri di riparto definiti e concordati, in modo che ogni scuola abbia la certezza delle risorse disponibili per un triennio”.
“Come al solito, il centrodestra di Berlusconi non ha tenuto in considerazione le nostre proposte – conclude De Luca – approvando una legge che, nei fatti, non affronta in via definitiva alcuna delle questioni fondamentali con cui dobbiamo fare i conti e dunque non dà stabilità al Paese”.
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