Le Nazionali decimano l’Avellino: dov’è finita la regola dell’era Juve?

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Dopo i novanta minuti di sabato con il Perugia, per alcuni atleti dell’Avellino scatterà il rompete le righe per raggiungere le rispettive Nazionali. E’ il caso di Marcello Trotta, impegnato il 27 e il 30 marzo con l’Under 21 azzurra rispettivamente contro Germania e Serbia (la convocazione verrà ufficializzata giovedì), e di Rodrigo Ely, in campo con la Seleçao Olimpica il 27 marzo contro i pari età del Paraguay ed il 29 contro quelli del Messico. Le fila dell’esercito dei nazionali potrebbero ingrossarsi se Alberigo Evani dovesse puntare su Marco Chiosa e Luca Bittante (quest’ultimo attenzionato anche da Luigi Di Biagio nell’ultimo periodo) per il doppio impegno dell’Under 20 contro la Svizzera nell’ambito del Torneo 4 Nazioni (il 26 marzo a Lecco ed il 31 in Svizzera con sede ancora da definire).

Due calciatori out per la chiamata dei rispettivi commissari tecnici bastano però a chiamare in causa la regola, finita nel dimenticatoio, che consente di chiedere il rinvio della partita a quei club costretti a rinunciare per l’occasione ad almeno due elementi. Fu una delibera dell’assemblea straordinaria della Lega Serie B risalente all’ottobre del 2006 ad introdurla per la prima volta, dietro la spinta in tal senso da parte della Juventus appena retrocessa dalla massima serie per le note vicende di Calciopoli. Da qualche anno, invece, se ne sono perse le tracce, eppure la Serie B, di anno in anno, si è segnalata come un torneo popolato da tanti giovani nazionali, sia italiani che stranieri.

Con l’ingresso nella fase decisiva della stagione, gli equilibri in campionato rischiano di essere intaccati. L’Avellino dovrà rinunciare ai suoi gioielli in vista della trasferta di Catania (29 marzo ore 15) e li riavrà a corte soltanto due giorni prima dell’impegno pasquale con il Modena (2 aprile ore 20:30).

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