Le community: perchè così importanti nel mondo della programmazione?

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Il percorso di qualsiasi programmatore ha le proprie peculiarità: c’è chi ha concluso una formazione accademica in campo informatico, e c’è invece chi ha costruito le proprie basi tecniche in maniera più rapida e diretta, frequentando un corso di programmazione web intensivo, come il bootcamp proposto da Aulab, una vera full immersion di 3 mesi nel mondo dello sviluppo web che alterna l’acquisizione dei concetti chiave a livello teorico, seguiti dalla messa in pratica costante che permette di essere pronti all’inserimento in ambito lavorativo.
Partendo da basi differenti, è possibile comunque riscontrare una costante: l’attaccamento alle varie community di appassionati dalle quali è possibile ottenere una mano d’aiuto e all’interno delle quali è possibile offrire il proprio contributo.
E in settore contraddistinto dalle continue trasformazioni e dagli aggiornamenti che si susseguono incessantemente, avere la certezza di avere una vera e propria “tribù” creata da professionisti e appassionati pronta a offrire appoggio continuo e nuovi stimoli, è senza dubbio un punto fermo che non può che far dormire sonni più tranquilli a chi lavora coi codici.

Un settore in forte espansione

Si stima che il numero attuale dei programmatori si aggiri attorno ai 23 milioni, e ci si aspetta che per la fine del 2023 questi saranno diventati 27. Tantissimi nuovi professionisti, provenienti soprattutto da bacini come quello indiano e cinese, andranno ad aumentare la popolazione di coder. Questo dato non sorprende perché il ruolo degli sviluppatori sarà sempre più centrale all’interno dell’industria tecnologica, ma da un altro punto di vista comporta che il numero degli operatori con meno esperienza tenderà ad essere maggiore. E da questo punto di vista, il supporto della community non potrà che confermare la sua centralità per la crescita dei nuovi professionisti.

La comunità è sempre stata centrale nel mondo della programmazione

L’apporto da parte dei colleghi programmatori è sempre stato un aspetto caratterizzante in questo settore, e ha permesso di implementare progetti che alla lunga si sono rivelati quasi rivoluzionari ed essenziali per il progresso tecnologico. Una caratteristica quindi in grado di stimolare il confronto e di permettere passi in avanti sostanziali che altrimenti sarebbe stato impossibile compiere. Gli esempi forniti dai tantissimi programmi open source, mutuato dall’esperienza di IBM di tantissimi anni fa, sono la riprova che la community è presente e rappresenta il vero fuoco all’interno della macchina della programmazione. Un’arma ci cui le aziende operanti nel settore tecnologico non vogliono privarsi, ed è per questo che molte di esse s’impegnano in maniera diretta per supportarle il più possibile. Apple, Google e Amazon, solo per citare tre colossi conosciuti in tutto il mondo, possono avvalersi di una community attiva in grado di creare stimoli sempre nuovi per prodotti di qualità realizzati in tempi sempre più rapidi.


3 aspetti che una vera community dovrebbe avere

Se si ha voglia di costruire una comunità con un ampio seguito, fatta di persone accomunate dalla passione per la programmazione si dovranno tenere a mente queste 3 caratteristiche.

– Interattività

Un gruppo che collabora deve essere supportato da un sistema semplice e intuitivo in grado di non rallentare il flusso di idee e che semmai riesca a catalizzare l’attenzione attorno alle nuove sfide che giornalmente si vengono a creare.

– Stimoli a livello locale

Internet permette di raggiungere gli utenti di tutte le parti del mondo e questo è un vantaggio non da poco, ma operare a livello locale, quando possibile, permette di creare quelle basi umane che non possono far altro che migliorare l’intesa e favorire il raggiungimento di risultati migliori.

– Sguardo verso il futuro

Le attività della community devono essere sempre orientate verso attività in grado di promuovere la crescita della stessa in qualsiasi direzione. Per questo motivo, organizzare eventi tematici per far avvicinare le persone al mondo della programmazione diventa fondamentale per un allargamento della base dei partecipanti e per avere più possibilità di trovare i programmatori più validi per il futuro.