Lavoro nero: soddisfazione della Feneal per l’indagine sui cantieri

0
109

In riferimento all’indagine condotta dai Carabinieri – Compagnie di Ariano e Montella – di concerto con la Direzione Provinciale del Lavoro, la Segreteria Provinciale della FeNEAL-UIL esprime il massimo di soddisfazione per i risultati raggiunti nella individuazione delle inadempienze su tanti cantieri della provincia in materia di “lavoro nero” e della evasione delle più elementari norme in materia di sicurezza. Le nuove misure legislative sancite dalla legge Bersani avrebbero dovuto scoraggiare le illegalità diffuse, mentre le Imprese che operano nella nostra provincia non hanno alcuna preoccupazione ad utilizzare lavoratori in nero, a non garantire l’individuazione dei lavoratori occupati sul cantiere a mezzo del tesserino identificativo, ad evadere senza scrupoli le norme sulla sicurezza creando tanti cantieri a rischio per la incolumità e la vita dei lavoratori. Queste inadempienze diffuse creano le condizioni per tanti infortuni sul lavoro e per tanti “morti bianche”, che molto spesso restano impunite, a testimonianza di uno scenario che vede in primo piano tante Imprese che antepongono il profitto – comunque derivante da concorrenza sleale e da ribassi fuori da ogni regola tecnica ed economica – alla vita dei lavoratori. Siamo permanentemente in una fase di emergenza, a queste difficoltà quotidiane del settore bisogna rispondere con strumenti più efficaci, più diretti da parte dei soggetti che hanno la responsabilità di controllare e di vigilare continuamente sulle fasi di avanzamento dei cantieri pubblici e privati. Bisogna finalmente tirare in ballo le responsabilità dei Tecnici che sono incaricati dal privato o dalle Pubbliche Amministrazioni per i controlli e le prescrizioni che costantemente bisogna notificare alle Imprese sugli obblighi previsti dalle leggi e dal Capitolato Generale di Appalto. La Direzione Lavori, il Responsabile di cantiere, il Coordinatore per la sicurezza, sono soggetti fisici ai quali bisogna chiedere il conto della propria attività, sono professionisti che devono svolgere fino in fondo il proprio dovere con una presenza costante sul cantiere per le questioni squisitamente tecniche ma anche per una verifica di chi lavora e di come si organizza il cantiere. Nonostante gli sforzi di elaborazione di documenti, di protocolli contro il lavoro nero e per la sicurezza, con la Prefettura e con le maggiori stazioni appaltanti della provincia, rileviamo un riscontro assolutamente irrisorio tra gli impegni assunti e la gestione quotidiana delle opere pubbliche. In una fase di emergenza che persiste il Prefetto chiami a raccolta tutti i soggetti istituzionali presenti sul territorio, forze dell’ordine, Enti Ispettivi, ASL, Polizia municipale, ognuno per la propria parte e con il massimo di coordinamento si dia prova di grande sensibilità per problemi enormi che producono danni eccezionali ai lavoratori del settore dell’edilizia. Ribadiamo la necessità di una convocazione in Prefettura, in sede di Osservatorio od anche con il Comitato per l’ordine pubblico, per sperimentare forme nuove di intervento per scongiurare ulteriori scenari catastrofici.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here