Lauro – Secondo antropologi ed etnologi si tratta di un rito propiziatorio scandito da un lungo un rituale d’amore messo in atto da vergini del luogo. Molti, invece, la considerano solo “la quadriglia del laccio d’amore”, un divertente ballo, di origini contadine, svolto da coppie di giovani e non del territorio lauretano. Le coppie, già rinchiuse nelle sale per le consuete prove, si esibiranno, con molta probabilità il giorno di San Valentino. Durante la colorita esibizione, le donne si lasciano andare in uno sfrenato ballo armonizzato da canti e preghiere affinché riescano a trovare l’amore. Non è da escludersi una rappresentazione anche durante le festività del carnevale quando sarà allestito il programma della due giorni. L’intera popolazione ed i turisti che accorrono numerosi da ogni angolo della Campania, partecipano a questa gioiosa quadriglia con l’auspicio non solo di divertirsi, ma anche di rinforzare una storia d’amore in corso. Il ballo, atteso per tutto l’anno soprattutto dalle giovanissime di Lauro ed in cerca del primo fidanzato, affonda le sue radici nei rituali pagani, quando le donne usavano legare un laccio al polso dell’uomo amato per costatarne la fedeltà. Suggestiva e caratteristica la scenografia che accompagna i balletti. Tra nastri, tamburelli, merletti e fiori, i componenti della quadriglia rappresentano ognuno un mese dell’anno e ognuno rinnova la propria promossa d’amore alla compagna. Anche l’abbigliamento è affascinante. Ampie gonne ornate da fronzoli luccicanti per le donne, berretti, calzoni al ginocchio per gli uomini. Una festa, un momento di aggregazione, che unisce la comunità di Lauro in un vorticoso ballo che fortifica gli usi e costumi della provincia. Inoltre, sono previsti banchetti di prodotti tipici locali che allieteranno i visitatori con degustazioni enogastronomiche.
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