Lauro, il memorial dedicato a Max fa vivere il sogno dello sport che custodisce le radici

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LAURO- Sono quelli che un tempo si definivano “pulcini”, qualcuno di loro è classe 2021, ma hanno il simbolo irpino del “lupo” e quello della “pantera” invece per gli ospiti, baby calciatori del San Paolo Belsito. Ed è toccato a loro giocare ieri mattina il primo “Memorial” dedicato a Massimiliano Siniscalchi, il professionista prematuramente scomparso un anno fa, nel nome del quale è stata avviata la scuola calcio dei “Lupi baschi del Vallo di Lauro”. Un pioniere del calcio, un talent scout, un vulcano di idee, come ha ricordato uno degli allenatori, Elia Siniscalchi, “anche strambe”. Era soprattutto un grande sognatore, perché far crescere nei giovani l’appartenenza e la passione per il territorio con lo sport, voleva e vuole dire non lasciare che i paesi si desertifichino. Un sogno realizzato che continuerà a camminare sulle gambe e nei calci al pallone di cinque generazioni di giovani del Vallo di Lauro. Massimiliano Siniscalchi è stato il primo a credere nella realizzazione di un “vivaio” di giovanissimi e negli ultimi quindici anni non c’era stata un’iniziativa calcistica che non lo vedesse tra i protagonisti. Ieri mattina al Centro Sportivo di Migliano c’erano tutti quelli che hanno condiviso un percorso ed un pezzo della loro storia calcistica, nei diversi ruoli, grazie allo stimolo di un vulcanico animatore di iniziative quale sapeva essere Massimiliano Siniscalchi. Che per il suo stile tutti chiamavano “Conte Max”. Sullo striscione che campeggia nel Centro Sportivo è diventato “Con te Max”. Presenti tutti quelli che hanno negli anni conosciuto e condiviso un pezzo di calcio con Massimiliano. A partire dal suo fraterno amico Amedeo Caliendo, che è oggi un dirigente della FGCI della Campania. Ci sono dirigenti e allenatori dei “Lupi Baschi”, quel binomio irpino- iberico, che unisce le nostre radici con un popolo fiero della sua identità come quello basco. Franco Santaniello, che guida la società, ha ricordato come sia viva e attuale la presenza di Massimiliano in tutte le attività che sono nate intorno al progetto. Per questo non ha voluto parlarne al passato. La memoria è nel presente dei circa cinquanta bambini che sono scesi in campo ieri mattina e hanno ricevuto anche una medaglia di partecipazione. Il ricordo affidato anche a due giovani del vivaio nato dal progetto di Massimiliano, oggi allenatori, Maicol Vecchione e Sabato Peluso. Al pubblico di baby calciatori e alle famiglie presenti anche il messaggio di ringraziamento di un commosso Michele Siniscalchi, zio di Massimiliano e i saluti istituzionali portati dal consigliere Paola Scafuro, presente alla manifestazione insieme al presidente del Consiglio Comunale Antonio Casoria e al delegato allo Sport Sabato Ferraro. Lo speaker della giornata di memoria e calcio è stato Salvatore Grasso. Al termine della mattinata è stata consegnata anche una targa alla mamma del compianto Max, Giuseppina Siniscalchi, quella in cui si legge: Alla memoria di un grande uomo,
dedito alla famiglia e al bene della comunità, ispiratore di giovani talenti, promotore di valori sani, quali il senso di appartenenza e la laboriosità. Grazie di tutto”. Aerre