“L’Asl di Avellino dimentica gli anziani”, i sindacati contro la Morgante

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Lettera aperta dei segretari generali provinciali dei sindacati dei pensionati alla manager dell’Asl di Avellino, Maria Morgante. Dario Meninno (Spi Cgil), Raffaele Tangredi (Fnp Cisl) ed Antono Zagari (Uilp Uil), scrivono: “Ancora una volta dobbiamo denunciare i disservizi dell’Asl di Avellino in materia di assistenza ai cittadini.Come è stato ribadito, negli incontri tenutisi al Ministero per porre le basi per la riorganizzazione della medicina territoriale prevista nel PNRR, dai Segretari Generali Nazionali delle scriventi Organizzazioni, occorre rimettere al centro la cura del cittadino con percorsi assistenziali che consentano di seguire la persona, spesso anziana, malata cronica e non autosufficiente, dal ricovero ospedaliero fino al ritorno al proprio domicilio o alla propria struttura residenziale”.

“Occorre dare vita ad una sanità più vicina ai bisogni delle persone, soprattutto a quelle più fragili, come la pandemia, che non abbiamo ancora superato, ci ha insegnato con il suo carico di vittime che una sanità più articolata e fattiva sul territorio probabilmente avrebbe ridotto”.

“Bisogna dar vita a servizi che aiutino il cittadino in stato di necessità a non andare in giro per ambulatori e presidi ospedalieri per avere il riconoscimento a fruire di dispositivi salva vita, basta un controllo presso il domicilio dell’assistito”.

“Ma non sono solo queste le disfunzione che come OO.SS. collegialmente e singolarmente abbiamo segnalato in questi due anni di epidemia. Siamo ancora in attesa di una convocazione dopo la manifestazione dell’11 giugno 2021 che la Dr.ssa Troisi, che ci aveva ricevuti data la Sua indisponibilità, si era impegnata ad una riunione a breve. Siamo ancora in attesa dell’applicazione della Delibera n.137/2018 dell’allora Direttore Generale, con la quale fu istituito il COMITATO PARTECIPATIVO E CONSULTIVO DELL’ASL DI AVELLINO di cui fanno parte anche le scriventi Organizzazione Sindacali”.

“Per questi motivi, se entro il 28 marzo non avremo alcuna risposta, procederemo ad una ulteriore manifestazioni di protesta dal 29 marzo”.