Laceno d’oro, due film del registra brasiliano Júlio Bressane

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Il regista brasiliano Júlio Bressane è l’ospite d’onore domani 6 dicembre al Laceno d’oro di Avellino, il festival internazionale di cinema del capoluogo irpino, diretto da Antonio Spagnuolo, in programma fino al 9 dicembre in vari spazi cittadini e della provincia.

Tra i più grandi autori sperimentali del panorama internazionale, Bressane, presidente di giuria del concorso “Laceno d’oro 2018” per la sezione lungometraggi, presenterà al pubblico due film in anteprima nazionale (dalle 20,15 al Cinema Partenio – Sala 4): “Beduino”, un saggio sull’amore tra assenza di parola e costante ricerca del desiderio, e “Sedução da Carne”, tra disperazione e fantasia, storia di una scrittrice che conversa con il suo pappagallo.

Continuano gli appuntamenti in omaggio a Roberto Roberti (alias Vincenzo Leone) e Sergio Leone. Alla mostra “Leone Factory”, in corso al Cinema Eliseo sulla storia cinematografica della dinastia cinematografica dei Leone e a cura di Orio Caldiron e Paolo Speranza, si aggiunge la sonorizzazione in chiave elettronica, realizzata da Anacleto Vitolo, del film “La serpe” (1920) di Roberti (ore 21, Cinema Partenio – Sala 1), grande successo del cinema muto con la diva Francesca Bertini.

Dalle 15,30 al Partenio (Sala 4)si potranno vedere quattro film in concorso: per la sezione lunghi l’italiano “Pierino” di Luca Ferri e dal Portogallo “Sobretudosobrenada (Anything and all)” di Dídio Pestana; per i documentari “Vietato fare lo shampoo (no shampoo)” della produzione francese Cinéma Fragile e dall’Italia “’Ndunetta” di Fiorenzo Brancaccio.

Per “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni del territorio (lunghi, corti e doc), dalle ore 16 alle 19 al Partenio (Sala 1)saranno in visione: 5×7. Il paese in una scatola”di Michele Citoni,Due volte”di Domenico Onorato,Fuoco Freddo” di Alessandro Guerriero e “Berlin” di Licio Esposito.

Il Laceno d’oro, che proseguirà fino al 9 dicembre, è organizzato dal Circolo ImmaginAzione con la direzione artistica di Antonio Spagnuolo in collaborazione con Aldo Spiniello, Sergio Sozzo, Leonardo Lardieri della rivista cinematografica Sentieri Selvaggi e Maria Vittoria Pellecchia, con il contributo di Regione Campania e MIBAC – Direzione Generale Cinema.