L’accusa di Rossano: “Puc, gravi ritardi”

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Avellino – “In una conferenza stampa tenuta dal Sindaco Galasso e dal prof. Cagnardi nel mese di luglio venne affermato che entro il 16 settembre la Giunta avrebbe adottato la nuova versione del Piano”. Comincia in maniera soft per poi rincarare la dose il dirigente provinciale di Forza Italia Claudio Rossano. “Come era facile prevedere tale adozione non è stata portata a conclusione ed oggi si dice che essa avverrà entro la fine di settembre. L’adozione da parte della Giunta fa intendere che sarà portato in approvazione il Piano Urbanistico Comunale (PUC) previsto dalla nuova legge regionale. E pertanto l’Amministrazione Comunale non ha inteso adeguarsi a quanto previsto dall’articolo 45 della nuova legge che prevede che gli strumenti di pianificazione urbanistica comunale, adottati e non ancora approvati alla data di entrata in vigore della legge – ed è il caso specifico del PRG di Avellino – concludano il procedimento di formazione secondo le disposizioni di cui alla disciplina previdente. Il prof. Cagnardi ha anche affermato di aver recepito parte delle osservazioni presentate al PRG, ed in particolare le modifiche richieste dalla maggioranza. Rimangono molte perplessità sulle procedure adottate, che in campo urbanistico non possono essere considerate secondarie, anche in considerazione degli eventuali ricorsi dei privati. E’ perciò opportuno rivolgere oggi alcune domande al Sindaco Galasso:
D: Esiste una delibera di revoca del PRG già adottato dal Consiglio Comunale?
D: E’ stato conferito un nuovo incarico al prof. Cagnardi per la redazione del PUC?
D: Se le osservazioni al PRG non sono mai state discusse in Consiglio Comunale, quali sono quelle tenute in considerazione dal prof. Cagnardi?
D: Sono da considerarsi carta straccia gli oltre trecento ricorsi presentati al PRG, per i quali i cittadini di Avellino hanno consultato numerosi esperti del diritto urbanistico, con grosso esborso di spese?
Come si vede problematiche enormi, che genereranno molti contenziosi, il cui costo cadrà molto probabilmente sull’Amministrazione Comunale. Su tali importanti questioni ed in particolare sulle procedure non ancora messe in atto dall’Amministrazione Comunale devo purtroppo registrare il silenzio anche degli Ordini professionali competenti. In questa confusa vicenda ho però una mia personale certezza: il nuovo strumento urbanistico non verrà approvato nei tempi richiesti dal Capogruppo comunale della Margherita Sen. Mancino, che ha più volte ribadito che, in caso di mancata adozione del Piano nei tempi stabiliti, si sarebbe dimesso da consigliere comunale”.

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