Un faccia a faccia tra la città di Ariano e la dirigente generale dell’Asl di Avellino, Maria Morgante, sul caso ‘radioterapia’ all’ospedale Frangipane. Il tema centrale del Consiglio comunale di oggi, giovedì 31 gennaio, è stato questo: fare chiarezza, atti alla mano, sull’iter che porterà alla realizzazione del reparto di radioterapia presso l’ospedale del Tricolle.
“Il mio è un intervento tecnico, non politico, ma necessario per porre fine a tutte le bufale che stiamo sentendo” afferma la dirigente Morgante.
Il suo, un intervento dettagliato “perché tutti abbiamo diritto alla verità” dice. “Con la delibera dell’allora commissario Ferrante, nel 2016, si esprimeva la volontà di procedere, ma tale delibera era irregolare perché non era previsto ad Ariano nella macroarea Irpinia-Sannio un servizio di radioterapia per mancanza sia di capacità economico-finanziarie, sia per mancanza di progettazione, da parte della Regione, di un piano sui fabbisogni. Solo con il decreto 49 del 2018, quindi con la gestione commissariale del presidente De Luca, è stata definita la presenza, confermata dal decreto ministeriale 06/12/2017″, precisa Morgante.
“Il 28 dicembre scorso, abbiamo trasmesso al ministero della Salute l’elenco delle strutture radioterapiche della Regione prevedendo per la radioterapia di Ariano oltre 4,8 milioni, di cui 3,7 a carico dello Stato e il resto di Asl e Regione. Inoltre – aggiunge – abbiamo già inserito il personale nel piano del fabbisogno: quattro dirigenti medici, cinque tecnici di radiologia, un fisico e un assistente amministrativo”. La questione, dunque, è in mano al Governo a cui il Consiglio comunale ha inviato un documento redatto dopo la seduta.
La dirigente Morgante fa chiarezza anche sulla faccenda relativa alla mancanza del progetto ‘radioterapia’ nel piano di edilizia sanitaria: “Nell’art. 20 del piano la radioterapia non c’è, ma c’è un finanziamento di 14 milioni di euro per l’acquisto di apparecchiature per risonanza magnetica e mammografi, la messa in campo di due distretti come Baiano e Atripalda”.
Il Consiglio comunale ha dato occasione sia al sindaco Gambacorta che alla Morgante di sottolineare che: “Non c’è bisogno di alcun certificato di vulnerabiltà sismica. Quando il ministro Grillo darà il nullaosta, la radioterapia sarà realtà”.
Soddisfatti i rappresentanti delle associazioni Amdos e Harambee che da sempre lottano per la realizzazione di tale progetto, i cui esponenti Emilia Fioriello e Fabrizio Procopio all’unisono affermano: “Il nostro impegno è sempre stato finalizzato a porre fine ai viaggi ‘della speranza’ che devono affrontare i malati oncologici verso le altre regioni. Il nostro obiettivo è vedere realizzato il servizio di radioterapia in una struttura pubblica”.