La Sala lancia suggerimenti… e attacca “l’ingenuità” di Laurenzano

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Atripalda – E’ tornato nell’aula consiliare della cittadina di Atripalda Raffaele La Sala che nella seduta consiliare di ieri dai banchi dell’opposizione, si è fatto portavoce di numerose interrogazioni. La sua, una voce che ha preferito non unirsi ad alcun coro: “In questa prima fase del ciclo amministrativo – ha spiegato – non ho inteso aderire ad alcun gruppo consiliare, dichiarandomi, perché non ci siano equivoci su ruoli ed appartenenze, un uomo di ‘centro’, un ‘popolare per Atripalda’, legato alla storia politica del Circolo “Don Luigi Sturzo”, all’opposizione dell’amministrazione che questa sera (ieri, ndr) si insedia”. Con la speranza “… che sappia interpretare e rappresentare, gli interessi collettivi della nostra città”. Un breve preambolo per giungere al nocciolo delle questioni ed avanzare le proprie richieste. Rifiuti solidi (“Quali iniziative sono state assunte o si intendano assumere in merito all’indagine avviata dalla magistratura sullo smaltimento dei RSU in Campania. In particolare è stata valutata la opportunità di costituire il Comune nel procedimento di responsabilità sul mancato o improprio smaltimento dei RSU?”); Giullarte (“Con quale provvedimento della P.A. è stata delegata alla Sidigas spa la gestione e lo sfruttamento pubblicitario della manifestazione Giullarte?… ), artigianato d’arte (“Risulta che numerosi artigiani avrebbero manifestato l’intenzione di donare creazioni ed oggetti, frutto della loro capacità tecnica e della loro creatività ma tale manifestata disponibilità sarebbe stata scoraggiata”). Ed ancora: Cinema Ideal, Party in the Wood, vandalismo, animali randagi, acquisto della Provincia del palazzo ducale, argomento per cui è stata richiesta la discussione nel prossimo Consiglio. Infine l’attacco al primo cittadino: “Al Sindaco Laurenzano sfuggiva la difficoltà e la responsabilità del ruolo di Sindaco al quale si è forse incautamente proposto. Scopre ora, il cumulo di lavoro (che gli suggerisce il ricorso alla moglie-segretaria), la complessità della gestione, il mare anzi l’abisso che c’è tra…il dire e il fare. Mentre ne voglio pubblicamente sottolineare la ingenua onestà intellettuale, mi permetto rispettosamente di suggerirgli per il futuro maggiore cautela. Mi riferisco, in particolare alla polemica con la sovrintendenza archeologica per il distacco dell’energia elettrica. Mentre aspettiamo di capire per quale imponderabile circostanza questo deprecabile fatto si sia verificato, non posso non segnalare che le rimostranze del sindaco pubblicamente rese, sono state assai imprudenti fino alla irresponsabilità, esponendo il sito archeologico (dichiarato privo di illuminazione e di impianti di allarme e di sorveglianza) a gravi pericoli”.

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