La Reggia di Caserta trasformata per un matrimonio, è polemica sui social

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Un matrimonio da record nella Reggia di Caserta, con 250 invitati che hanno “invaso” per un giorno il palazzo vanvitelliano dichiarato patrimonio dell’Unesco.

La trasformazione della Reggia in una grande sala per cerimonie non ha tardato ad scatenare forti polemiche per l’uso a fini commerciali del Palazzo Reale, che già non gode di ottime condizioni di salute: l’iniziativa è stata definita kitsch e umiliante per un sito di tale importanza storica.

Mauro Felicori, il direttore della Reggia di Caserta, che ha fatto sua la filosofia renziana per la “valorizzazione mondana” del patrimonio artistico, ha subito stemperato la pesante atmosfera ironizzando sul fotomontaggio in cui veniva raffigurato come il famoso boss delle cerimonie: “Non ci vedo niente di male, è una cerimonia come un’altra”. Felicori ha inoltre specificato che per l’uso esclusivo della Reggia “sono stati pagati alla Direzione circa 30 mila euro e quanto incassato verrà usato per fini culturali”.

Per la cerimonia reclutata anche una quindicina di dipendenti della Reggia per la vigilanza delle sale: “Ogni dipendente – spiega il responsabile della comunicazione della Reggia, Enzo Zuccaro – percepisce 35 euro l’ora di straordinario, ma dato che il servizio si svolge anche dopo le 20, gli sarà versato uno straordinario notturno, di circa 50 euro l’ora, ovviamente tutto a carico della società che gestisce la cerimonia”.

Prima della festa nella Reggia di Caserta, la cerimonia religiosa della giovane Ammaturo si era tenuta a Napoli nella Basilica di San Francesco di Paola, in piazza Plebiscito, accompagnata dall’Ave Maria di Andrea Bocelli e, tra gli ospiti, l’ex calciatore Luca Toni con la moglie Marta Cecchetto. Una cosetta da poco insomma.