La passione di Cristo: successo per la manifestazione di Marangelo

Solofra – E’ terminata ieri nella Collegiata di San Michele la due giorni de “La passione di Cristo” una piece religiosa, mista tra il sacro e profano, ideata e diretta dall’ attore-regista Enzo Marangelo e dal suo gruppo Hypokrites Teatro-Studio. Due serate di emozioni che hanno fatto rivivere gli ultimi momenti della vita di Cristo sulla terra, ad iniziare dal tradimento di Giuda. La manifestazione ha creato non poca emozione nei presenti, che hanno assistito, è il caso di dirlo, in religioso silenzio al passaggio degli incappucciati coi vari “Misteri della passione di Cristo”, all’interno della collegiata con le porte sbarrate per poi scomparire ai lati di una grande croce poggiata al suolo. Poi il suono cantilenante e prolungato del corno, quasi un pianto umano, lo strazio di chi è ad un passo dalla morte. Due le voci fuori campo: quella di Cristo e quella della Madonna. Entrambe narravano il tradimento dell’uomo e l’urlo di dolore di una madre trafitta nel vedere il proprio figlio messo in croce e sbeffeggiato alla stregua di un ladro. Il tutto accompagnato da sottofondi musicali e canti orientali inizialmente cupi ma poi esplosi in una gioia finale. Un vero successo per Marangelo che in due giorni di rappresentazione ha avuto modo di vedere il suo lavoro apprezzato dalla gente che si accalcava all’ingresso della collegiata. “E’ stata una proposta mistica – dice Marangelo – intesa come viatico essenziale di una meditazione sui pensieri dibattuti tra il Divino e l’umano della tribolazione di Cristo”. La rappresentazione del patto infranto e della riconciliazione tra uomo e Dio, secondo l’interpretazione propriamente laica, ha visto Enzo Marangelo e Francesca Pecoraro impegnati nelle voci fuori campo, Michele Paolillo alla scenografia, luci e fonica di Massimo Caiafa e Luigi Grosso e l’intervento del Gruppo Incappucciati del Venerdi Santo. Con questa manifestazione si è ufficialmente aperta la settimana Santa. (di Dante Grimaldi)