La Leonessa Brescia ha più fame dei lupi, Sidigas in ginocchio al PalaGeorge

0
158

Partita al cardiopalma al PalaGeorge tra Sidigas Avellino e Germani Basket Brescia. Alla fine la spunta la Leonessa che nel lunch match dimostra di essere più famelica dei lupi irpini. La Scandone non approfitta delle rotazioni cortissime dei lombardi e dei quattro falli fischiati alla stella azzurra Luca Vitali già in chiusura di primo tempo e battezza con una sconfitta la prima di Logan in maglia verde. Ripresa amara per Avellino che dovrà rispondere subito in Champions League nel derby tricolore contro Venezia di mercoledì.

C’è Logan sui legni nello starting five di Pino Sacripanti, il nuovo arrivato chiamato subito ad ambientarsi alla sua terza avventura italiana. Non c’è spazio nei dodici per Retin Obasohan, Brescia al contrario si presenta cortissima al PalaGeorge con l’ottavo uomo Burns a referto ad onor di cronaca.

Match – L’inizio è di marca locale: Moss e Luca Vitali infiammano la contesa con i tiratori irpini Logan e Leunen. Sull’8-6 in favore degli ospiti salgono di tono Landry e Fesenko e la gara entra nel vivo. Il panzer ucraino è un rebus per la difesa lombarda, anche se il ruggito della Leonessa si fa sentire sul parquet e Sacripanti deve chiamare la sospensione sul 17-14. In uscita, parziale di 6-0 dei lupi che obbliga Diana al contro timeout. Il primo quarto si chiude con il buzzer beater di Landry che regala il +4 a Brescia. Quintetti piccoli in apertura seconda frazione: fuori Fesenko e Berggren, dentro Zerini e Burns. Le mosse giovano ai bresciani e l’ucraino è chiamato nuovamente sui legni a stoppare e a guadagnare falli in post basso. I liberi del 44, le bombe di Randolph e la stella di Ragland ridanno il vantaggio ai lupi, anche se la tripla di Michele Vitali tiene in vita la Leonessa. L’altro Vitali, Luca, perde la calma con una protesta plateale in chiusura di tempo: il play sprofonda in un amen a quattro falli, Avellino ringrazia e entra negli spogliatoi a +2 (45-47).

Lee Moore passa in cabina di regia, Michele Vitali è in missione per vendicare il fratello e con un gioco da tre punti riporta avanti la Germani. La Scandone ha tuttavia tante bocche da fuoco e con Randolph riesce a prendersi la scena al terzo quarto. PalaGeorge furente contro la terna arbitrale che si becca un tecnico ed è ancora il figlio dell’Alabama a griffare il sorpasso. Moore e Landry – e il ritorno in campo di Luca Vitali – dicono che Brescia non muore mai (60-59). Bomba dall’angolo di Zerini e liberi di Fesenko, con la partita che gira di nuovo per i biancoverdi. Sul filo dell’equilibrio anche l’ultima frazione: Bushati insacca dai 6.75 per il +5 bresciano, Randolph raggiunge il personale ventello. Dalla distanza anche Burns con i punteggi che schizzano in alto. Quarto fallo per Fesenko con gli ospiti a chiudere in seria difficoltà e ad inseguire a -8 (massimo vantaggio del match). Il finale tuttavia è tutto di marca irpina: 10-4 di parziale con tripla pazzesca di Ragland che non basta a strappare i due punti in quel di Montichiari. Finisce 91-87, ennesima impresa Brescia.