Michele De Leo – Dal progetto per ridare vita alla Democrazia Cristiana alla nuova esternazione di amore politico nei confronti di Silvio Berlusconi. Il parlamentare irpino Gianfranco Rotondi lancia una proposta che genera, da un lato, sconcerto ed imbarazzo e, dall’altro, incredulità e sorrisi. Pare una provocazione e, forse, c’è da augurarsi che sia tale: “eleggiamo Berlusconi alla Presidenza della Repubblica”. Senza considerare l’inopportunità di lanciare una candidatura a due anni dalla scadenza del mandato di Sergio Mattarella. Rotondi vorrebbe passare da un uomo dello Stato oltre che persona perbene a chi, invece, ha sempre vissuto una vita sopra le righe, senza dimenticare i processi ancora in corso, le condanne, il bunga – bunga. “Salvini e la Meloni – evidenzia Rotondi in una nota – chiedono le elezioni perché questo parlamento è minoritario nel Paese e non può eleggere il Capo dello Stato. I leader della destra se ne facciano una ragione: questo parlamento durerà ancora tre anni, come vuole la Costituzione, ed eleggerà il nuovo Presidente della Repubblica. Il centrodestra è maggioritario nel Paese? Faccia valere in parlamento questa condizione. Eserciti una pressione sul parlamento per eleggere, per la prima volta, un presidente di centrodestra: il fondatore del centrodestra, Silvio Berlusconi”.
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