La corsa al Quirinale – La sorpresa potrebbe essere il giurista irpino Cassese

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Michele De Leo – E’ il giorno della quarta votazione per l’elezione del Presidente della Repubblica. Superata la soglia della maggioranza di due terzi dell’assemblea, a partire da quest’oggi basteranno 505 voti per eleggere il nuovo inquilino del Quirinale. Nessuna forza politica ha, però, i numeri per arrivare all’elezione di un proprio presidente e, dunque, senza un’intesa tra le diverse forze politiche, si rischia una nuova fumata nera. I leader sono al lavoro per trovare il nome che metta tutti d’accordo anche se, con il passare delle ore, la situazione sembra complicarsi. I nomi sul tavolo restano sempre quelli di Mario Draghi, Marta Cartabia, Pierferdinando Casini e Sergio Mattarella. Il Presidente uscente – il cui nome è stato indicato da 125 grandi elettori nel corso della quarta votazione – si è detto, però, indisponibile ad un secondo mandato. Nelle ultime ore è rimbalzata l’indiscrezione Sabino Cassese. Il Foglio ha annunciato una visita a casa Cassese da parte del leader della Lega Matteo Salvini, circostanza che è stata smentita dai vertici del Carroccio. E’ bastata l’ennesima indiscrezione, però, per avviare una discussione sul nome dell’86enne giurista di origini irpine. Cassese potrebbe raccogliere consensi in tutti gli schieramenti, finanche tra i Cinque Stelle, nonostante alcune sue critiche pure aspre al Governo di Giuseppe Conte. Originario di Atripalda, Cassese è un giurista ed accademico, è stato Ministro per la funzione pubblica nel Governo Ciampi e Giudice della Corte Costituzionale tra il 2005 ed il 2014. I rumors che si propagano dai palazzi romani, però, darebbero già per superata l’ipotesi Cassese, anche se potrebbe essere la vera sorpresa della quarta votazione. Mentre il leader del Partito democratico Enrico Letta annuncia che, senza un’intesa, sarà ancora scheda bianca, la possibilità di arrivare quest’oggi all’elezione del nuovo Presidente si fa sempre più risicata. E’ proprio in momenti come questo, però, che è più probabile l’intesa dell’ultimo minuto che vale la fumata bianca.