Avellino, commissione bilancio. Parlano i consiglieri comunali Teresa Cucciniello, Giovanni Cucciniello e Mario Spiniello.
“Il comportamento del Consigliere Giordano, che da oggi per gli scriventi non è da ritenersi più presidente della III commissione comunale, in quanto la figura del presidente ha come primo obiettivo quella di garantire il confronto e la partecipazione di tutti i componenti alla commissione, ha superato i limiti della decenza”.
“I suddetti consiglieri, pertanto, con molto rammarico, hanno ritenuto opportuno, nel rispetto della loro figura istituzionale, per rispetto verso i dipendenti del Comune di Avellino, tacciati continuamente di applicare procedure poco chiare o in modo “improprio” e nei confronti dei cittadini tutti che si aspettano un dialogo fra i consiglieri costruttivo e non pretestuoso ed infantile, di abbandonare la commissione”.
“La decisione di abbandonare l’aula si è resa necessaria dopo il diniego di Giordano di sottoporre ai voti la richiesta del Segretario Lissa, nella sua funzione di Dirigente, di delegare l’Arch. De Cesare, visto il protrarsi del dibattito sul primo punto all’odg, e successivamente al diniego dello stesso Giordano di mettere ai voti una richiesta di sospensione momentanea dei lavori promossa dal Consigliere Spiniello, membro della Commissione in sostituzione del collega Luigi Preziosi”.
“La Commissione era nata già sotto una cattiva stella, se si pensa che il Consigliere Giordano, aveva già negato la possibilità al Consigliere Giovanni Cucciniello e all’Assessore Cuzzola, di partecipare da remoto ai lavori della stessa, poiché, a suo dire, la commissione era convocata solo in presenza e mancavano formali richieste scritte da parte dei suddetti partecipanti a connettersi da remoto, salvo poi richiedere che gli giungesse richiesta scritta da tenere agli atti”.
“Lo stesso Giordano, dovrebbe allora spiegarci, perché si è mostrato dispiaciuto della mancata partecipazione dell’assessore Cuzzola alla commissione del 21/07, ovvero di soli 2gg fa, commissione alla quale aveva partecipato da remoto il Dott. Ortensi. Forse il consigliere Giordano in preda a manie di protagonismo, dato che i giornali negli ultimi giorni hanno si parlato del gruppo consiliare “Laboratorio Avellino” ma non per celebrare le gesta del suo Capogruppo, preso da una comprensibile malinconia post abbandono, ha voluto riportare su di se i riflettori della stampa?”
“Forse si dimentica, Lui che dall’alto della sua esperienza in consiglio comunale, ha sempre, a parole, auspicato un sereno e costruttivo confronto in commissione, che la commissione da lui, speriamo ancora per poco, presieduta si chiama “Bilancio” e non “Casa Giordano” che le commissioni servono per favorire i lavori del consiglio comunale e non per facili show elettorali. Si dimentica che per molto meno la minoranza abbandona i consigli comunali e attacca il presidente del consiglio di essere un usurpatore e un dittatore?”.
“Forse il consigliere Giordano auspicava la mancata partecipazione di Cuzzola per raccontare le solite fandonie senza la certezza di essere smentito, come è accaduto ripetutamente in questi mesi, dall’Assessore? Oppure ha cercato di far svolgere una commissione in presenza di solo quattro componenti, consapevole che il suo voto sui pareri che obbligatoriamente la commissione, convocata in data odierna su richiesta scritta del Presidente Maggio, per esprimere pareri sui punti all’odg, e non per fare chiacchere da bar come tanto piace al pluriventennale dipendente del GAL Irpinia, avrebbe dovuto dare in caso di pareggio vale doppio e quindi i pareri sarebbero stati negativi? “
“L’ing. Giordano sicuramente ci dirà che non è cosi, che si sarebbe astenuto, ma come lui ci ha invitato a non credere ai venditori di bacinelle in un consiglio comunale di qualche mese fa, così noi gli rispondiamo che non possiamo certo credere ai venditori di fumo”.
“Se le regole valgono per tutti, infine, se il rispetto deve essere messo sempre al primo posto, allora non potremmo sottrarci questa volta a segnalare quanto avvenuto oggi all’Illustre Sig. Prefetto di Avellino, perché a nessun presidente di commissione è dato potere di negare quanto disposto da un Decreto Legge nazionale (dl. 18/20) e a nessun consigliere può essere arbitrariamente tolto il diritto di partecipare e dichiarare il proprio dissenso”.