Il 69 per cento degli italiani ha preferito la colomba, mentre il 63 per cento l’uovo di cioccolato e più di quattro famiglie su 10 (42 per cento) hanno scelto, un po’ per risparmiare, un po’ per tradizione, la preparazione dei dolci fatti in casa. Lo dice una stima della Coldiretti. Alla fine sulle tavole c’era un po’ di tutto tra prodotti industriali ed artigianali in base alle proprie tasche.
In Irpinia è stata una bella battaglia grazie alla sempre più raffinata arte pasticciera che ha visto strepitose colombe artigianali ed altrettante deliziose e particolari uova al cioccolato mentre nelle case si sfornavano profumate pastiere e dorati “casatielli” con la ricetta della nonna.
Sempre secondo i dati Coldiretti quest’anno registrata una spesa record da parte degli italiani per imbandire le tavole della Pasqua, un più 10 per cento rispetto al 2022. Gli italiani hanno speso quasi 2 miliardi di euro. Un incremento dovuto sicuramente al ritorno ad una convivialità serena dopo il Covid ma anche all’aumento dei prezzi.
Il 57 per cento degli italiani ha scelto di trascorrere la Pasqua nella comodità della propria casa; non è mancato chi ha deciso di andare nelle seconde case o di fare visita a parenti e amici, mentre oltre 6 milioni hanno prenotato al ristorante o in agriturismo. In Irpinia è boom di prenotazioni anche per la Pasquetta nel solco della migliore tradizione enogastronomica e per non rischiare una scampagnata bagnata viste le previsioni meteo.
L’alimento più rappresentativo della tradizione pasquale per la maggioranza degli italiani resta – sottolinea la Coldiretti – la carne d’agnello servita in quasi la metà delle tavole (44 per cento), delle case, dei ristoranti e degli agriturismi, in barba a tutte le campagne animaliste che hanno preceduto le festività.