Avellino – 1 maggio 2006: i sindacati irpini si uniscono per dare evidenza a due importanti iniziative, temi essenziali per lo sviluppo del Mezzogiorno. Terreno fertile per l’impegno delle associazioni sindacali sarà, in primis, la manifestazione nazionale che si terrà a Locri sul tema ‘Lavoro, Sviluppo, Costituzione, Libertà – contro le Mafie’. “Si tratta di un appuntamento rispetto al quale i sindacati sono quotidianamente impegnati per favorire le condizioni di crescita per le regioni meridionali, nella legalità e nel rispetto della dignità dei lavoratori e a cui non potevano far mancare il proprio contributo così come lo scorso anno è avvenuto per la manifestazione a Scampia”. Da Avellino partiranno alla volta di Locri otto pullman per garantire una presenza adeguata di lavoratori e dirigenti sindacali alla tradizione del territorio irpino, sempre in prima linea per rinnovare la validità di un appuntamento altamente significativo e utile per le giuste rivendicazioni del mondo del lavoro. I torpedoni partiranno da Avellino alle 4.00 del mattino mentre il rientro è previsto intorno alle ore 22.00: un sacrificio che sarà ripagato dalla certezza di aver contribuito a dare maggiore forza alla mobilitazione di migliaia di lavoratori da tutto il Paese. Ma i sindacati provinciali saranno presenti anche al fianco dei lavoratori della Bitron Sud di Morra de Sanctis, “impegnati in una battaglia sacrosanta per la difesa del proprio posto di lavoro e del futuro delle proprie famiglie”. Alle ore 11.00 avrà inizio un concentramento dinanzi ai cancelli della fabbrica con comizio finale da parte dei rappresentanti sindacali: “sarà l’occasione per ribadire la posizione del sindacato a favore di uno sviluppo reale del territorio, contro le speculazioni e gli scippi da parte di imprenditori senza scrupoli che, alimentando quella cultura dell’industria assistita di fatto inquinano il tessuto imprenditoriale del nostro territorio che invece deve isolare e condannare senza tentennamenti questi comportamenti dannosi per la crescita dell’Irpinia e più in generale del Mezzogiorno. Il primo maggio sarà dunque ancora una volta l’occasione per dare forza e sostegno ai lavoratori che pagano sulla loro pelle gli errori compiuti in sede di programmazione e attuazione di interventi di sostegno allo sviluppo delle aree svantaggiate. Ed è per questi lavoratori che i sindacati chiedono solidarietà alle istituzioni e alle forze politiche della provincia attraverso la loro presenza ed il loro contributo fattivo in una vertenza simbolica per il futuro dell’Irpinia”.
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