Avellino – Decine e decine le richieste di intervento che sono pervenute al centralino del “115” per i danni provocati dall’intensa pioggia che si è abbattuta, sin dalla notte scorsa, sulla nostra provincia. Gli interventi dei caschi rossi sono stati necessari soprattutto per sgomberare gli scantinati dal fango e dall’acqua piovana: maggiormente colpite le abitazioni in campagna e nei pressi di terreno spoglio di alberi. Fortunatamente, almeno per il momento, non si registrano danni ingenti né a persone né a cose. Ma visto il peggioramento delle condizioni meteorologiche, come si evince dal bollettino diramato dalla Prefettura, resta alta l’attenzione degli uomini del Comandante Serafino Vassalli. Insomma, dopo una calma apparente, sin dal pomeriggio si prevede una nuova ondata di maltempo. Ai numerosi interventi per gli allagamenti vanno ad aggiungersi quelli che, ormai da settimane, attanagliando i Vigili del Fuoco: l’Irpinia è una terra “bersagliata” da calabroni. Veri e propri nidi che si camuffano tra le tegole dei tetti, sugli alberi… insomma una vera e propria lotta all’ultimo calabrone. Interventi delicati visto la pericolosità di questi “piccoli” insetti: la puntura del “nemico dell’estate” può provocare anche choc anafilattico e, secondo gli esperti, in questo caso è indispensabile avere a portata di mano i medicinali adatti. Insomma tra le prime piogge di fine estate e l’invasione dei calabroni per i caschi rossi del Comando Provinciale di Via Annarumma davvero non c’è il tempo neppure per gustare una buona tazzina di caffè…
Redazione Irpinia
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