Irpina decapitata a Londra, i parenti: “Siamo increduli”

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Sgomento e rabbia a Montefusco per la morte assurda di Palmira Barone in Silva, brutalmente aggredita e decapitata nella sua abitazione di Edmonton, a nord di Londra. La donna era vedova e lascia due figli, entrambi residenti a Londra. Sconcerto e frustrazione nelle parole della nipote Annamaria Barone, montefuscana residente a Napoli: “E’ stata una morte allucinante, assurda. Non si può morire così dopo aver trascorso tutta la vita ad aiutare gli altri. Siamo sbigottiti ed increduli rispetto all’accaduto, zia Palmira era una persona speciale”.
La donna era stata di recente in vacanza in Italia. Aveva incontrato la sorella, residente nel Sannio a S. Nazzaro, ed aveva fatto tappa a Montefusco dove aveva trascorso alcune ore con le amiche di infanzia, partecipando anche ad una funzione religiosa nella chiesa principale del paese. “Siamo stati con lei e con la famiglia. Ci siamo visti tutti i pomeriggi per tre settimane insieme ai nostri cugini. Era una donna eccezionale, con una mentalità aperta anche ad ottanta anni, età che non dimostrava affatto. Era serenamente attiva, dava ancora una mano nel ristorante di famiglia. Prima di essere brutalmente uccisa, ha telefonato al figlio dicendogli che alle tre l’avrebbe raggiunto al ristorante ed in quel momento è stata aggredita. Rimango interdetta e sconcertata dal modo in cui è avvenuta questa tragedia”.

La nipote continua nel ricordo della vittima: “Una zia sempre presente all’interno della famiglia. Viaggiava anche per un giorno pur di partecipare a tutte le ricorrenze ed occasioni importanti qui in Italia. A questo punto ci riteniamo fortunati di aver potuto trascorrere gli ultimi giorni con lei. E’ una grande sofferenza”.

Si unisce all’incredulità dell’intera comunità montefuscana, Bianca Tino, parente della donna uccisa: “E’ un fatto tragico. Non ho dormito tutta la notte. Sono piena di rabbia. La perdita di valori di base porta alla perdita del valore della vita umana. Non c’è più remore su quanto possa fare l’uomo. Ho dei ricordi di lei da bambina. Le volte che la vedevo, mi colpiva il fatto che era molto più curata rispetto alle altre signore, aveva modi gentili, era una persona buona. E’ disarmante il modo in cui è stata barbaramente uccisa”. (Pasquale Manganiello)

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