Irm: riscontrato l’inquinamento e Catenacci è interrogato in Procura

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Inutile dire che il summit rigorosamente a porte chiuse ha restituito un quadro ambientale poco rassicurante. Al tavolo tecnico di Caserma Litto, tra gli altri hanno partecipato: l’assessore provinciale all’Ambiente Bruno Fierro, il capogruppo provinciale Ds Franco Mazza, il sindaco di Manocalzati Vittorio Ciampi. Dopo l’incendio divampato all’interno dello stabilimento della Irm… la mobilitazione dell’amministrazione locale, degli abitanti, delle Istituzioni che non sono per nulla intenzionate a lasciarsi la questione alle spalle. Tutt’altro: vogliono vederci chiaro. Ieri l’ennesimo confronto. I risultati effettuati dall’Arpac sul suolo, sulle acque e sull’aria, fanno preoccupare e non poco – anche se prima di tirare le somme i tecnici hanno chiesto qualche giorno per valutare i dati nel loro insieme -. “Nel vallone Erte sono stati riscontrati valori di tossicità alti. I pozzi sono contaminati da idrocarburi. A questo si aggiunge la presenza di Pcb, precursore della diossina”. E’ la dichiarazione dell’esponente provinciale Mazza. “In base a quello che si è verificato – continua il diessino – bisogna mettere mano alle autorizzazioni in possesso della Irm. C’è certamente una situazione ambientale di tutta la valle che va rivisitata. E’ in questa direzione che va l’ente di Palazzo Caracciolo. Il tutto per un’indagine epidemiologica completa”. Non appare preoccupato invece, il sindaco di Manocalzati Vittorio Ciampi che nel confermare i dati, aggiunge la sua determinazione nel portare avanti la battaglia di sostenibilità ambientale. “Si è riscontrato un certo inquinamento delle acque dovuto alla presenza di sostanze chimiche. Se sia dovuto alla presenza dello stabilimento dell’Irm, non saprei. Certo è che le fonti di inquinamento sono molteplici: riguardano tutta la Valle del Sabato. Per questo sono deciso – ha detto il primo cittadino – ad affrontare la questione in maniera seria”. Intanto due buone notizie: la settimana prossima verranno rimossi i rifiuti combusti ancora presenti nell’impianto, su ordinanza emessa dal braccio destro del commissario Corrado Catenacci che in serata è stato ascoltato dal Procuratore capo Romano,Ciro Turiello e un codice merceologico dei rifiuti di competenza dell’Arpac e della Provincia sulla qualità e provenienza degli stessi. (di Teresa Lombardo)

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