“Tra il 28 settembre ed il 3 ottobre organizzeremo un incontro, qui in città, con i vertici di Az per valutare con attenzione la proposta della cooperativa. Dall’assemblea di oggi, infatti, è emersa la volontà, da parte di alcuni dipendenti, di valutare anche questa opzione. Ovviamente, prima di ogni passo, è giusto confrontarsi con il gruppo calabrese.
Credo che, senza almeno 10 dipendenti disposti a gestire il reparto bar-pasticceria (con il supporto sia di Az che si occuperebbe del pagamento del fitto, delle utenze e dei macchinari, sia di Coop che sarebbe disposta ad offrire un incentivo di circa 10 mila euro, con differenza tra full time e part time) l’accordo rischierebbe di saltare”.
Queste le parole di Antonio Davidde, segretario provinciale dell’Ugl Terziario che, questa mattina insieme al segretario provinciale della Utl, Costantino Vassiliadis, ha partecipato all’assemblea dei lavoratori dell’ipermercato di via Pescatori. Presenti anche le altre organizzazioni sindacali.
Un incontro doveroso, durato circa quattro ore, per dare la possibilità ai 133 lavoratori, sospesi in un limbo di incertezza da oltre 138 giorni, di analizzare punto per punto, insieme ai sindacalisti, la bozza di accordo (clicca per visionare il verbale).
“Molti dipendenti – ha aggiunto Davidde – sarebbero pronti ad accettare, dopo 24 mesi di Naspi, gli incentivi all’esodo. Sulla possibilità di trasferimenti tra Emilia Romagna e Calabria, invece, nessuno si è ancora sbilanciato.
Ma c’è tempo fino al 5 ottobre, giorno del vertice al Mise, per ponderare con la massima attenzione ogni scelta. Se dovessimo trovare la giusta quadra, allora, ritorneremo al Roma per l’accordo definitivo.
Ma, per il momento, è prematuro parlare già di una scelta definitiva. I lavoratori hanno il diritto di valutare con attenzione. Dobbiamo fare il possibile affinché tutti, dopo tanti mesi di sofferenza, abbiano delle prospettive certe”.
Intanto, almeno fino al giorno del vertice romano, il presidio continua. I lavoratori, continueranno a turno, la loro protesta dignitosa e pacifica. Sono davanti all’ipermercato da ben 138 giorni e non molleranno finché non otterranno il giusto e possibile risultato. Una soluzione che, si spera, non lasci nessuno con l’amaro in bocca.