“Una presa in giro bella e buona che dimostra quanto questo Governo disprezzi la stessa maggioranza che lo sostiene”. Così il senatore del Partito Democratico Enzo De Luca sulla decisione del Governo di porre il voto di fiducia sul disegno di legge sulle intercettazioni, annunciata oggi pomeriggio in Aula al Senato dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito.
“Ero tra coloro che dovevano intervenire nella discussione generale, ma mi accorgo che ancora una volta il pensiero che l’opposizione e le proteste di magistrati, giornalisti, avvocati e forze dell’ordine potessero trovare ascolto presso questo Governo era pura illusione – prosegue De Luca – Sono indignato. Alla domanda del capogruppo Finocchiaro su quando il Consiglio dei Ministri avesse chiesto la fiducia per il ddl, Vito ha risposto che la richiesta è del 29 maggio scorso, mentre è risultato che risale addirittura al 25 maggio. E allora in queste settimane di cosa ha discusso, per giunta così aspramente, la maggioranza se si era già deciso di blindare il provvedimento in Aula? La verità è che assistiamo all’ennesima mistificazione da parte di un Governo che non rispetta la sua maggioranza, purtroppo costituita da “yes men” i quali, senza alcun orgoglio e rispetto per il proprio mandato, obbediscono a tutti gli ordini del capo. Non si ha rispetto per le Istituzioni, per le procedure democratiche, per i diritti sanciti dalla Carta Costituzionale. Mettere il bavaglio ai magistrati e ai giornalisti lede nel profondo il sistema democratico e segna l’inizio di una crisi che potrebbe diventare irreversibile. Il rischio è altissimo e per scongiurarlo serve uno scatto d’orgoglio da parte dell’opposizione e di tutti i cittadini, i più colpiti, nel diritto ad essere informati, per poter controllare e giudicare, da questo pasticciaccio brutto di ddl, l’ennesima legge ad personam di Berlusconi e compagnia. È questo l’avversario contro cui il Partito democratico, come principale forza di opposizione, deve condurre la battaglia politica che a questo punto diventa battaglia per salvaguardare due diritti fondamentali: il controllo della legalità e la trasparenza dell’informazione. Contro il pericolo che essi vengano calpestati, oggi più concreto, non ci sono distanze o divisioni che tengano – conclude De Luca – Bisogna fare presto e fare quadrato per salvare da una lenta agonia il nostro sistema democratico”.
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