Installazione fotovoltaico e colonnine elettriche in condominio: cosa bisogna sapere

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Installare un impianto fotovoltaico e le colonnine elettriche in un condominio è un investimento intelligente che punta all’ecosostenibilità con relativi vantaggi in termini di risparmio energetico. Un’opportunità che purtroppo non sempre è realizzabile in ragione di vincoli burocratici e regolamentari che riguardano gli spazi condominiali. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere.

Installazione fotovoltaico e colonnine elettriche in condominio

La transizione all’energia rinnovabile è uno degli aspetti cruciali dal punto di vista economico e politico. L’installazione di un impianto fotovoltaico e delle colonnine elettriche in un ambiente condominiale permetterebbe di risparmiare enormemente sulle spese energetiche e sul consumo dei carburanti. A questo si aggiunge un fondamentale contributo in tema di tutela e rispetto della natura. Infatti, adottando questo genere di soluzioni si riesce ad abbattere le emissioni di anidride carbonica nell’aria. In aggiunta ci sono diverse agevolazioni che lo Stato mette a disposizione per chi acquista questo genere di prodotti, sotto forma di sgravi fiscali da sfruttare in sede di dichiarazione dei redditi. Tuttavia ci sono alcuni aspetti burocratici da valutare prima di pensare all’installazione di un impianto fotovoltaico condominiale e alle relative colonnine elettriche.

Installazione fotovoltaico condominiale, cosa c’è da sapere

L’installazione di un impianto fotovoltaico in condominio può avvenire liberamente se previsto sulla proprietà del singolo condomino. Sotto questo punto di vista non ci sono vincoli ma è comunque necessario affidarsi ad un professionista per comunicare all’ufficio tecnico comunale territorialmente competente l’inizio dei lavori. Diverso è il caso di un’installazione che avviene su una parte comune dell’edificio. Il condomino deve necessariamente inviare una comunicazione all’amministratore scritta inerente alla tipologia di lavoro che dovrà essere effettuato. La questione verrà poi affrontata e dibattuta durante l’assemblea chiamata a valutare la fattibilità dell’opera e l’impatto che ha sul decoro architettonico. Il nocciolo della questione riguarda l’eventuale modifica delle parti comuni. Qualora fosse così risulterebbe obbligatorio ottenere l’autorizzazione da parte dell’assemblea per poter procedere.

La questione della ripartizione del tetto condominiale

Solitamente l’installazione di un impianto fotovoltaico avviene sul tetto condominiale. Per poter comprendere la fattibilità di questo intervento è però necessario approfondire la questione della ripartizione del tetto condominiale. Occorre partire dal concetto che il tetto è uno spazio limitato e condiviso tra tutti i condomini per cui dovranno avere gli stessi diritti e opportunità di utilizzo. Al momento non c’è un sistema di calcolo per stabilire la superficie utile per ogni singolo condomino ma ci sono dei riferimenti normativi riportati nel Codice Civile. In particolare, è stabilito che le parti comuni possono essere utilizzate dal singolo condomino purché ne venga garantito un uso paritario per tutti gli altri. Per superare il problema e arrivare alla realizzazione dell’impianto è necessario trovare un punto di accordo tra i vari condomini in maniera tale che tutti possano avere eventualmente l’opportunità di adoperare il tetto secondo le proprie esigenze.

Installazione colonnine elettriche in condominio

Le auto elettriche rappresentano il futuro ed ecco perché potrebbe essere utile pensare all’installazione di colonnine elettriche in condominio. Sono delle strutture che permettono di ricaricare la batteria delle auto con relativi e indiscutibili vantaggi. Da un punto di vista normativo nel 2016 è stato emanato il Decreto numero 257 che prevede delle soluzioni dedicate all’impatto ambientale. Esso stablisce che le nuove costruzioni con almeno 10 unità abitative debbano essere predisposte per la ricarica dei veicoli elettrici. Dunque, le nuove costruzioni realizzate dopo il Decreto necessariamente devono avere quantomeno la predisposizione per l’installazione delle colonnine mentre il problema sorge in complessi condominiali di vecchia concezione.

Come ottenere il permesso per installare le colonnine elettriche

Per installare le colonnine elettriche in un edificio condominiale realizzato prima del Decreto del 2016 è necessario rivolgersi all’amministratore di condominio e di conseguenza all’assemblea condominiale. Secondo quanto stabilito dalla legge numero 134 del 2012, il nulla osta deve essere ottenuto dall’assemblea in prima oppure in seconda convocazione con delibera approvata dalla maggioranza. Si intende per maggioranza il voto di condomini che dispongono di almeno la metà del valore in millesimi dell’edificio.

Cosa fare se l’assemblea evidenzia voto contrario

Nel caso in cui l’assemblea dovesse proporre un parere contrario all’installazione delle colonnine elettriche il progetto può essere comunque portato avanti a spese del singolo condomino oppure di un gruppo di essi. Le varie spese necessarie per l’acquisto dell’impianto e relativo installazione dovranno essere suddivise equamente tra i condomini che hanno richiesto la colonnina. Le relative spese energetiche periodiche che ne conseguiranno dall’utilizzo della colonnina dovranno poi essere ripartite in proporzione.

Dove posizionare le colonnine elettriche

Se l’installazione dell’impianto fotovoltaico in un condominio è pressoché obbligatorio sul tetto per quanto concerne le colonnine elettriche il discorso è molto più ampio e variegato. Naturalmente si possono e si devono sfruttare gli spazi comuni con l’accortezza di non alterare la loro destinazione d’uso e il decoro architettonico. Ad esempio, se la colonnina viene posizionata in un cortile adibito a parcheggio delle auto occorrerà fare in modo che non si alteri questo genere di utilizzo.

Le autorizzazioni necessarie per l’installazione delle colonnine elettriche

Fortunatamente per installazione delle colonnine elettriche in un condominio non sono necessari autorizzazioni e permessi. Questo significa che non ci si deve affidare ad un tecnico specializzato per presentare documentazioni presso l’ufficio tecnico del comune oppure della soprintendenza. L’unico aspetto da dover assolutamente gestire è quello di convocare l’assemblea per mezzo dell’amministratore per informarla sui lavori, tempistiche e luogo preciso di installazione. Il divieto di installazione può arrivare soltanto nel caso in cui oltre a problemi di decoro architettonico e modifiche della destinazione di uso, c’è un evidente pericolo di sicurezza per il palazzo o si ostacolano gli altri condomini dell’utilizzo dello spazio stesso.