Ingegneri e sanità, Fasulo: “Dobbiamo essere al passo con i tempi”

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«Ingegneri e sanità, un connubio vincente che garantisce importanti sbocchi occupazionali. Ma in merito sarà fondamentale il ruolo della politica». E’ quanto emerso nel corso del convegno organizzato dall’Ordine degli Ingeneri della provincia di Avellino e svoltosi presso l’Aula Magna dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino. Presenti all’incontro il manager dell’azienda ospedaliera Giuseppe Rosato, il presidente dell’Ordine degli Ingegneri Antonio Fasulo, il dottor Angelo Valsecchi del Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Ingegneri, Giovanni Poggialini dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici, il dottore Mario Ferrante, direttore dell’Asl Avellino, Franco D’Ercole, presidente della Soresa, Rosetta D’Amelio, consigliere regionale del Pd e Pietro Foglia, presidente del consiglio regionale, su delega del Presidente Stefano Caldoro.

Competenze, quelle degli ingegneri, al servizio del processo tecnologico in sinergia con la sicurezza e il contenimento dei costi, come spiegato dal presidente Fasulo: «Un ruolo – ha detto – che riguarda il processo di controllo delle macchine complesse che vengono impiegate in sanità. Poi l’ingegnere in sanità si trova anche per la progettazione degli ospedali, per l’utilizzo ottimale degli stessi, ma anche per la progettazione di abitazioni che possano essere facilmente convertibili ed utilizzabili per attività legate ad un handicap temporaneo o duraturo. Abbiamo la necessità di muovere le idee ed i servizi con un relativo abbattimento dei costi. Questa è la filosofia che ha mosso l’inizio di questa nostra attività che si svilupperà su una serie di altri incontri che riguarderanno il campo della sanità. Insomma un invito che rivolgiamo alla sanità a recepire meglio le nostre professionalità».

 

A breve, presso l’Ordine degli Ingeneri, sarà costituita una commissione apposita dedicata all’Ingegnere in sanità, pronta a dialogare con quella già esistente, competente in materia di Social Innovation e Terzo Settore. Il ruolo dell’ingegnere nell’ottimizzazione della spesa nel mondo sanitario è stato invece l’argomento affrontato dal dottor Valsecchi. «Uno degli aspetti fondamentali che gli ingegneri possono portare come contributo è un’attestazione di prestazione dei dispositivi medici o delle attrezzature che vengono utilizzate all’interno degli ospedali. Oggi molti di questi prodotti sono individuati oltre che per le prestazioni anche per metodi promozionali, e il fatto di poter disporre degli ingegneri all’interno del mondo sanitario consentirebbe di avere un’analisi sulle prestazioni di questi dispositivi». L’altro argomento importante affrontato dal dottor Valsecchi è stato quello relativo agli sbocchi occupazionali: «Analizzando le iscrizioni al mondo universitario noto che molte donne si avvicinano al mondo dell’ingegneria biomedica.E l’opportunità che dà questa materia innovativa garantisce posti di lavoro ma soprattutto contribuisce a far vivere più a lungo i nostri cittadini».

 

Una testimonianza sulle concrete opportunità di lavoro è stata fornita dal professore Mario Cesarelli, coordinatore del corso di laurea di Ingegneria Biomedica alla Federico II di Napoli. Varia aziende campane – ha sottolineato – sono pronte ad assumere, hanno necessità di queste figure specializzate.

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