Niente vaccinazione antinfluenzale da medici di famiglia e pediatri ad Avellino dove la Asl non ha distribuito i vaccini agli studi di assistenza primaria indicando la sede della stessa Asl come punto di riferimento per la somministrazione del vaccino. Una decisione di cui dà notizia l’Ordine di medici della provincia che boccia la scelta come “immotivata e pericolosa”, scrive il presidente dei camici bianchi avellinesi, Francesco Sellitto.
Tra i motivi della bocciatura: “il grave disagio arrecato alle famiglie vista l’impossibilità a concordare orari adeguati; gli inevitabili assembramenti in attesa della vaccinazione con le conseguenze da un punto di vista infettivologico facilmente immaginabili; la certezza del non rispetto dei tempi (vaccinare 16.000 bambini da 6 mesi a 6 anni che dovranno fare una seconda dose a distanza di un mese dalla prima, quindi 32.000 vaccinazioni entro il 15 dicembre); la sottrazione di personale al territorio già in colpevole grande affanno, nel seguire i pazienti positivi a domicilio, nel praticare tamponi per lo screening delle persone infette con monitoraggio dei loro movimenti e quarantena mirata delle persone coinvolte”.
Per tutto questo Sellitto chiede “l’annullamento di questa immotivata decisione probabilmente dettata anche da motivazioni di risparmio”, sottolineando, invece, la necessità di migliorare “la rete territoriale, unico argine al sovraffollamento di tutte le strutture sanitarie pubbliche”.