Attualmente in Italia si contano tra le 250 e le 300 mila coppie costrette a combattere contro l’infertilità e, in circa la metà dei casi, la causa di ciò è maschile. Il problema è riscontrabile già da adolescenti, basti pensare che più o meno la metà di essi presenta un problema andrologico.
Si tratta di una realtà che accresce la preoccupazione sociale e medica, in quanto queste problematiche sfociano spesso nell’infertilità che negli ultimi anni ha raggiunto valori piuttosto elevati per non tenerne in dovuta considerazione.
In questo contesto, e soprattutto per fare prevenzione, è in fase di avvio un progetto che parte dall’età evolutiva, coinvolgendo tutti i pediatri italiani. Si tratta di un progetto che sarà presentato nel corso del XXXII Congresso Nazionale della Società Italiana di Andrologia (SIA), in programma a Stresa tra il 28 e il 31 maggio 2016 e presieduto dal dottor Mauro Silvani. Un modo per iniziare fin da subito a monitorare la situazione andrologica dei giovani pazienti ed, eventualmente, ad agire per tempo evitando complicanze future sulle quali diventa molto spesso difficile intervenire.
Intanto ecco alcune raccomandazioni ai genitori per tutelare la fertilità dei propri figli:
- Eseguire i controlli previsti per individuare precocemente eventuali patologie congenite e poterle trattare adeguatamente prima che provochino danni;
- Prestare massima attenzione all’abuso di alcool, droghe, fumo e doping sportivo, in forte aumento tra gli adolescenti;
- Mantenere uno stile di vita sano, curando l’alimentazione, che deve essere equilibrata e ricca in frutta e verdura, evitare l’eccessivo aumento ponderale, far praticare una sana attività sportiva. Fin dall’infanzia l’obesità è pericolosa per la salute sessuale anche perché incide sulla produzione degli ormoni maschili;
- Evitare l’eccesso di calore a livello scrotale. Anche quello di un pc appoggiato sulle gambe provoca un aumento della temperatura che può essere dannoso. Preferire indumenti intimi di cotone, e non sintetici, ed evitare i pantaloni con il cavallo stretto;
- Limitare, per quanto possibile, l’esposizione agli inquinanti. L’inquinamento, di qualsiasi tipo, da quello dell’aria a quello degli alimenti, incide sul danno testicolare e quindi sulla produzione ormonale e dell’uomo.