Il Presidente della provincia, Alberta De Simone, ha partecipato ieri all’audizione del Commissario Straordinario Bondi della Parmalat davanti alla Commisione per le Attività Produttive della Camera dei Deputati sul caso dello stabilimento Parmalat di Nusco.
Al centro della discussione, il protocollo sottoscritto lo scorso tre novembre che fa riferimento alle manifestazioni di interesse per il settore forno di Parmalat.
Tra le richieste della De Simone, in particolare il futuro della struttura sita in Alta Irpinia anche in considerazione dei primi lodevoli risultati ottenuti dal nuovo percorso di risanamento avviato nel 2004.
Il Presidente della Provincia ha chiesto altresì che siano assicurate tre condizioni:
1) il mantenimento dei livelli occupazionali
2) il mantenimento della localizzazione delle aziende
3) la continuità produttiva.
Il Commissario Straordinario ha, dal canto suo,inteso precisare lo stato finanziario della Parmalat che investe 60 miliardi di euro(di cui 13 destinati alla pubblicità)e ha ricordato che la Barilla, che è l’azienda leader del settore forno,investe mille miliardi di euro(120 riservati alla pubblicità).
Bondi ha precisato che il gruppo ha ceduto, in seguito al crack,gran parte delle sue aziende in America( in particolare nel Sud America), nell’Europa Occidentale e nel Brasile e oggi non è in grado di sostenerle.
Sempre il Commissario ha evidenziato che ci sono 12 manifestazioni di interesse ma ha assicurato che, a fronte delle richieste del Presidente della Provincia di Avellino,saranno valutate quelle di imprenditori intenzionati a mantenere l’interezza del settore forno. Una condizione indispensabile perché le garanzie dell’onorevole De Simone abbiano un seguito
Redazione Irpinia
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