Intorno alle 18 di mercoledì, a San Martino Valle Caudina, i Carabinieri della locale stazione, assieme ai Vigili del Fuoco di Bonea sono dovuti intervenire per spegnere l’incendio di un’abitazione posta in via Teti e di proprietà di un noto pregiudicato della zona, D.P.O. classe 1962, sottoposto alla misura della sorveglianza speciale con il divieto di uscire dal Comune di San Martino. In casa vi era solo il proprietario della casa, che immediatamente soccorso da alcuni parenti, è stato trasportato all’ospedale Rummo di Benevento in stato confusionale. L’uomo non ha riportato alcuna ustione nell’incendio.
Il motivo per il quale la casa stava bruciando, andando poi quasi completamente distrutta nell’incendio, è da ricercarsi proprio nel proprietario. Una volta che i vigili del fuoco hanno estinto il rogo, infatti, i Carabinieri hanno potuto effettuare un accurato sopralluogo all’interno di quell’abitazione, trovando con loro sorpresa una situazione alquanto strana. Infatti, al centro del soggiorno, che costituiva il vano centrale del pian terreno dell’abitazione, era stata ammassata una enorme quantità di indumenti, sotto ai quali resti i militari della locale Stazione Carabinieri hanno rinvenuto ben 3 bottiglie contenenti residui di un liquido infiammabile che a primo controllo è parsa benzina. Sulla base del sopralluogo effettuato e dell’analisi tecnica dei vigili del fuoco, i Carabinieri della stazione di San Martino Valle Caudina hanno quindi denunciato il noto pregiudicato della zona con l’accusa d’incendio doloso di cosa propria, e dal quale è ovviamente potuto derivare un imminente pericolo per le abitazioni limitrofe. Per di più, l’analisi condotta sull’impianto elettrico dell’abitazione ha evidenziato che non vi era alcun contatore Enel e che, quindi, l’energia elettrica veniva letteralmente rubata dalla conduttura pubblica principale. Anche per quest’altro motivo, il proprietario dell’abitazione è stato denunciato all’autorità giudiziaria competente.
Resta ora da chiarire il motivo per il quale un simile personaggio abbia potuto compiere un gesto come questo: una crisi confusionale come parrebbe o qualcosa d’altro? Proprio su questo stanno lavorando i militari della stazione dei Carabinieri di San Martino Valle Caudina.
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