In bici con il cuore, Emilia e le altre: donne in aiuto delle donne…

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Alfredo Picariello – Donne a sostegno di altre donne. In fondo, sta tutti qui l’essenza dell’associazione “Av Bike Woman” che si è presentata ufficialmente alla città con un taglio del nastro in rosa, condito però dalla presenza del sindaco di Avellino, Gianluca Festa, da quello di Mercogliano, Vittorio D’Alessio, dal delegato del Coni provinciale, Giuseppe Saviano e dal presidente della Pro Loco di Mercogliano, Stefania Porraro.

Forti, tenaci e coraggiose, caratteristiche che emergono al primo impatto. Dalle parole, ad esempio, di Silvia Tripepi. E ‘ lei, che di mestiere fa il medico anestetista, ad incalzare il primo cittadino del capoluogo sulla pista ciclabile, strappandogli una promessa. “Prima vanno ripulite le sponde del torrente Fenestrelle”, risponde Festa. “Ma lo faremo, perché ci teniamo al progetto della pista ciclabile”.

Donne a sostegno di altre donne, dicevamo. Due i motivi di tutto ciò. Il primo: andare in bicicletta fa bene. Invitando altre donne a farlo, come loro, significa invitarle a stare meglio. “Due ore tutte per noi, due ore che ci fanno mandare via lo stress e che ci fanno essere più forti di prima quando poi andiamo al lavoro oppure quando ci occupiamo dei nostri figli”, dice Emilia Falciano, la deux ex machina dell’associazione. “Andare in bicicletta ti fa stare meglio in tutti i sensi”.

L’altro motivo del “sostegno in rosa” sta nel primo progetto che l’associazione sta mettendo in campo e che ha l’obiettivo di essere al fianco delle donne vittime di violenza. Proprio per questo, l’associazione ha subito preso contatti con la casa rifugio “Antonella Russo” di Ospedaletto d’Alpinolo. Al “taglio del nastro” era presente anche una psicologa della casa che ha fornito dettagliate spiegazioni sulle attività di “Antonella Russo” a tutti i presenti. Un primo modo per creare un ponte tra chi sta dentro la casa e chi sta fuori. E che si rafforzerà in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre prossimo, quando il “fiume rosa” delle cicliste, pedalata dopo pedalata, si recherà ad Ospedaletto.

“Innanzitutto vogliamo star vicino a chi è in difficoltà anche con la nostra semplice presenza”, dice ancora Falciano. “Ma porteremo loro regali che raccoglieremo in questi giorni, doni soprattutto ai bambini che sono presso la Casa rifugio. Siamo molto sensibili a questo tema e ci impegneremo a fondo per essere vicine a chi è in difficoltà”.

E’ un team molto motivato, quello di “Av bike woman”. Emilia Falciano, Olimpia Giro, Silvia Tripepi, Mirella Maietta, Lizza Vlantinoudis, Ida Rosanova, Caterina Zeccardo, Fabiola Coppola, Gabriella Riccio, Antonietta Ciampa, Carmen Fusco, Ivana Sica, Francesca Marotta sono una forza della natura. Smessi i panni di imprenditrici, bancarie, impiegate, commercialiste, avvocati, istruttrici di nuoto, commercianti, operaie, indossano quelli di cicliste… con una marcia in più.