Ritorno di paesaggio a Sant’Andrea di Conza, per la terza Giornata internazionale del Paesaggio del Consiglio d’Europa. In Alta Irpinia studiosi a confronto sulla vivibilità dei luoghi e le aree interne. “Senza retorica”, assicurano gli organizzatori. Domenica 20 ottobre una full immersion nel borgo e tre diversi momenti per riflettere e costruire. Una delle idee sarà una Scuola di Paesaggio permanente a Sant’Andrea.
Dopo un tour nel paese, anche gastronomico, ne discuteranno a partire dalle 17.00 Ugo Morelli, docente universitario, psicologo, saggista; Giampaolo D’Andrea, assessore alla Cultura del Comune di Matera; Mario Pagliaro, curatore del Festival di Paesaggio; Salvatore Mazza, Clan H. Landscape School il tema, la location è l’ex Fornace.
A seguire, ore 19.00, Paesaggio Irpino con la presentazione del libro “Oltre la terra del rimorso”. Nella sala consiliare un volume a più mani, saranno presenti gli autori. Si tratta di Claudio Bruno, sociologo; dei fotografi Federico Iadarola e Marco Memoli; di Ugo Morelli e Mario Pagliaro; di Generoso Picone, giornalista. Coordina Maria Laura Amendola.
“L’obiettivo è quello di concretizzare, dopo la costruttiva esperienza della Summer School sul paesaggio di settembre, la sua evoluzione in una scuola del paesaggio in grado di offrirsi a tutti i soggetti che operano con il paesaggio, quindi non solo l’architetto ma anche lo psicologo, il sociologo, il geologo, l’agronomo, l’operatore culturale quale riferimento concreto – spiega Mario Pagliaro -. Per realizzare quanto previsto all’articolo sei della convenzione Europea del paesaggio: in particolare sensibilizzare la società civile e promuovere la formazione e l’educazione ma soprattutto la consapevolezza del paesaggio quale luogo di vita e non di retorica”.
Per raggiungere l’obiettivo i promotori hanno cercato la presenza di relatori in grado di dare contributi reali. Fondamentale la presenza dell’assessore alla cultura di Matera, Giampaolo D’Andrea, in quanto testimone della domanda istituzionale di creazione di cultura del paesaggio e del presidente di Etn, Luciano Marino, che con il suo network è la testimonianza della possibilità di divulgare una cultura della visibilità dei luoghi in maniera multidisciplinare. E ovviamente di Ugo Morelli, da sempre impegnato nell’analisi delle premesse e nella ricerca dei contenuti che portino la vera essenza del Paesaggio fuori dalla retorica.