I Comuni raddoppiano e “bussano sempre 4 volte” nelle tasche dei contribuenti italiani. Nel 2012 le aliquote IMU sulla prima casa aumentano mediamente del 12% rispetto all’aliquota base; quelle per la seconda casa del 25,9%, sempre sulle aliquote base; le Addizionali Comunali IRPEF dell’11,2% rispetto allo scorso anno; quelle per la TARSU del 2,7% rispetto al 2011. E’ quanto emerge da una proiezione dell’Osservatorio periodico sulla fiscalità locale condotta dalla UIL Servizio Politiche Territoriali, che per quanto riguarda l’IMU e la TARSU è stata fatta sui 107 Comuni capoluogo e per le Addizionali IRPEF e l’imposta di soggiorno sulla totalità dei Comuni (8 mila). Dall’indagine risulta come ormai si stia consolidando il dato degli aumenti generalizzati delle aliquote delle imposte locali, non solo per l’IMU, ma anche gli altri tributi quali le Addizionali IRPEF, la TARSU e la neo imposta di soggiorno.
COSTO MEDIO DELLE 4 IMPOSTE NEL 2012
Una volta tanto le Amministrazioni locali sono state efficienti e veloci: ma nel cogliere al volo la possibilità di rimpinguare le casse comunali aumentando le tasse. Lo hanno fatto, tra i 107 capoluoghi di provincia, 21 per IMU prima casa, 46 per IMU sulla seconda, 19 per l’addizionale, 23 per la Tarsu) . Il mix tra nuove imposte e sblocco delle vecchie (IMU, Addizionali IRPEF, Tarsu, Imposta di soggiorno) costerà ai mediamente ai contribuenti 1.427 euro, di cui : 177 euro a famiglia per l’IMU sulla prima casa; 865 euro a famiglia per la seconda casa; 143 euro di addizionale comunale IRPEF per contribuente; 220 euro per la Tarsu. Senza considerare le cattive sorprese che moltissimi cittadini troveranno se vanno una settimana al mare e quando a Settembre porteranno i propri bambini alle scuole dell’infanzia ed elementari e dovranno pagare le rette (22 a persona per la tassa di soggiorno e quasi 300 al mese per i nidi e 40 per la mensa scolastica).
Per la TARSU sul campione di 39 Città che hanno deliberato la tariffa per il 2012, 23 Città (il 59% del campione) hanno aumentato la tassa, 15 (il 38,4% del campione), hanno confermato le tariffe dello scorso hanno, soltanto Treviso è in controtendenza con una diminuzione del 5,4%.
In particolare ad Avellino 15%; preceduto solo da Milano e Novara. Se il 2011 la tariffa per i rifiuti solidi urbani in un appartamento di 80mq con 4 componenti familiari era di 162,16 euro, per il 2012 sarà di 186,48 euro. “E’ evidente – ha dichiarato il segretario provinciale della Uil di Avellino Franco De Feo – che il carico fiscale nel nostro Paese è insopportabile, soprattutto, per coloro che fanno fino in fondo il proprio dovere: i lavoratori dipendenti e pensionati. Per quanto riguarda la fiscalità locale, chiediamo alle Istituzioni “ tassatrici” di correggere le anomalie delle imposte per costruire un sistema più equo.
L’IMU va, senza dubbio, corretta e migliorata anche in provincia di Avellino, ma mentre si fa un rumore enorme su questa imposta, passano sotto silenzio le tasse locali più penalizzanti l’addizionale IRPEF e la TARSU. Il comune di Avellino, proprio per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti, è risultata tra le amministrazioni che maggiormente, sul territorio nazionale, ha aumentato l’imposta. Il 15% in più, rispetto al 2011, è una scelta non giustificabile, soprattutto in considerazione del momento storico-economico e del sommarsi di Irpef ed Imu. Il peso sulle famiglie diventa davvero insostenibile. Per questo chiediamo che si apportino correttivi, ove possibile, e si elimini l’Irpef comunale, che grava proprio sui vessatissimi redditi fissi”.
Avanzeremo questa proposta al Sindaco di Avellino ed all’Assessore alle Finanze nell’incontro programmato per il prossimo 14 giugno”.