Imprenditori nella morsa di tre clan: sei irpini fermati davanti al Gip, due irreperibili

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AVELLINO – Sei degli otto irpini destinatari del decreto di fermo per usura e estorsione aggravata dal metodo mafioso nei confronti di due imprenditori di Montoro e Solofra, eseguito dal personale della Direzione Investigativa Antimafia di Salerno nella giornata di ieri, dovranno comparire domani mattina davanti al Gip del Tribunale di Avellino Claudio Tringali per l’interrogatorio di convalida del fermo emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno (il Procuratore Aggiunto Francesco Soviero e i pm Guarino e Rinaldi). Si tratta di Donniacuo Antonio classe 78 di Montoro, difeso di fiducia dall’avvocato Alberico Villani; Guarnaccia Roberto classe 87 di Mercato San Severino, difeso di fiducia dall’ avvocato Mauro Iannone del Foro di Nocera Inferiore; Pescatore Luigi, classe 94, di Ospedaletto difeso di fiducia dallavvocato Gerardo Santamaria e dall’avvocato Gaetano Aufiero; Ravallese Rocco, classe 66 di Solofra difeso di fiducia dall’avvocato Alberico Villani e dall’avvocato Raffaele Tecce; Siano Thomas classe 81 di Solofra difeso di fiducia dall’avvocatoRaffaele Tecce; Vietri Roberto classe 79, di Montoro, diifeso di fiducia dall’avw. Massimiliano Russo. Altri due destinatari del decreto di fermo emesso dalla Dda di Salerno sarebbero allo stato irreperibili, visto che non sono stati ritrovati nelle rispettive abitazioni al momento dell’operazione.