Imprenditore convocato a cospetto dal boss non riconosce Cava in aula

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MUGNANO DEL CARDINALE- Non ha riconosciuto Bernardo Cava in aula l’imprenditore che sarebbe stato condotto al cospetto del boss e ha determinato il processo per violazione della sorveglianza speciale nei confronti dello stesso Cava, accusato di aver partecipato all’incontro con un imprenditore della zona all’interno di un garage di Quadrelle, mentre era in regime di sorveglianza speciale a Mugnano del Cardinale. Quando il legale di Cava, il penalista Claudio Frongillo ha chiesto all’imprenditore se avesse riconosciuto in aula la persona a cui era stato portato a cospetto, non ha indicato il cinquantenne, che era presente all’udienza. Le accuse mosse dalla Procura di Avellino al presunto elemento di primo piano del clan quindicese si inserisce nell’ambito di un’ indagine dei Carabinieri della Compagnia di Baiano avviata nell’ottobre 2020 dopo il rogo ad un escavatore nell’area di deposito di inerti di un’impresa di movimento terra della zona. Grazie alla denuncia dell’imprenditore si era scoperto che a garantirgli protezione, dopo il raid incendiario, era stato nel corso di un incontro avvenuto presso un’abitazione in uso a Pellegrino Crisci proprio Bernardo Cava, presentato all’imprenditore come “Don Aldo”. Come e’ noto il Tribunale del Riesame aveva annullato la misura cautelare (per cui almeno fino ad oggi non ci sono stati sviluppi giudiziari). La prossima udienza fissata per il sette novembre.