Impianti fotovoltaici e reddito energetico 2024

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Il reddito energetico 2024 è un incentivo destinato a nuclei familiari a basso reddito e prevede un contributo a fondo perduto per l’installazione di un impianto fotovoltaico. È un’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e il Decreto Ministeriale di riferimento è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel novembre 2023.

Non è un incentivo che può essere cumulato con altri incentivi pubblici destinati all’installazione di impianti fotovoltaici.

L’accesso al reddito energetico per l’anno 2024 prevede la presenza di determinati requisiti; quelli principali sono relativi all’ISEE che non deve essere superiore ai 15.000 euro oppure superiore ai 30.000 euro qualora del nucleo familiare facciano parte anche 4 figli a carico. Sono previsti anche altri requisiti di tipo tecnico (per esempio: la potenza nominale dell’impianto non può essere inferiore ai 2 kW e non superiore ai 6 kW; esso inoltre non può essere dotato di batteria d’accumulo).

Per l’installazione dell’impianto è necessario rivolgersi a un’azienda specializzata, come per esempio Plenitude che può supportare il cliente fin dalle prime fasi della richiesta del contributo. L’azienda si occuperà degli aspetti burocratici e realizzativi (progettazione, installazione, collaudo ecc.).

Reddito energetico: il biennio 2024-2025

I fondi necessari per il reddito energetico saranno attinti dal Fondo nazionale reddito energetico che mette a disposizione 200 milioni di euro per il biennio 2024-2025 (100 milioni annui). L’80% di questi fondi è destinato a Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, mentre il 20% alle altre regioni o province autonome.

La richiesta

Non sono ancora noti i dettagli operativi per effettuare la richiesta (dovrebbero essere diffusi entro la fine di marzo 2024); essa comunque dovrà essere inoltrata tramite una piattaforma digitale messa a disposizione dal Gestore Servizi Energetici (GSE).

Le domande dovranno essere esaminate per verificare la presenza dei requisiti richiesti. Sarà seguito l’ordine cronologico di presentazione.

Vantaggi derivanti dal reddito energetico

L’installazione di un impianto fotovoltaico può rappresentare una spesa ingente per un nucleo familiare; mediamente parliamo di circa 2.500-3.000 euro per ogni kW installato. Il reddito energetico, che prevede un contributo a fondo perduto fino a 11.000 euro, è quindi di notevole aiuto per il contenimento dei costi di un impianto e, nel caso di impianti più piccoli, la spesa può essere praticamente azzerata.

Va poi considerato il risparmio sulla bolletta elettrica; un risparmio che nel medio-lungo termine risulterà particolarmente rilevante. Si stima infatti che il risparmio medio annuo di energia elettrica si aggiri sul 50% circa (ma può essere anche superiore).

Si deve poi considerare che l’energia prodotta e non utilizzata verrà ceduta al GSE che provvederà alla sua vendita.

I proventi che ne deriveranno saranno destinati ad alimentare il fondo nazionale reddito nazionale energetico i cui fondi saranno utilizzati per finanziare altri incentivi energetici in un circolo virtuoso.

Il tutto rientra in una strategia energetica nazionale che mira a migliorare l’indipendenza energetica dell’Italia.

C’è infine da sottolineare l’aspetto della sostenibilità ambientale; gli impianti fotovoltaici sfruttano l’energia solare, un’energia ecosostenibile e ciò rappresenta un passo di grande importanza per raggiungere obiettivi come per esempio una netta riduzione delle emissioni inquinanti.