Alpi – La seconda parte della conferenza stampa del sindaco di Avellino, è incentrata sul futuro. Gli obiettivi ed i buoni auspici per il prossimo anno. Che sono molti. “Nel 2020 ci saranno venti iniziative senza precedenti”, afferma Gianluca Festa. Venti cose per il 2020, insomma. Lo slogan, almeno quello, già c’è.
Si parte dall’opera incompiuta simbolo del capoluogo che dà la stura a Festa per un altro slogan: “Nel 2020 Avellino uscirà dal tunnel. Lo dobbiamo aprire per forza il tunnel il prossimo anno, l’opera deve vedere la luce”. Altra opera: “Consegneremo il centro per l’Autismo di Valle, lo consegneremo all’Asl per far partire i servizi. Seguiamo con attenzione il fenomeno dell’autismo, è in aumento”. Piazza Castello. “Non ci fermeremo solo alla bretella di collegamento, vogliamo sbloccare i lavori della piazza e mettere mano anche al castello”. Ed ancora: “Consegneremo il centro sportivo Flipper di Rione Parco. E’ una cosa fondamentale non solo in termini sportivi, ma anche di aggregazione sociale, soprattutto in una zona come quella. Stiamo dando molta attenzione alle periferie, infatti realizzeremo una tendostruttura sportiva a Picarelli, al fianco della scuola”.
“Non pensiamo soltanto alle feste, come dice qualcuno. Pensiamo anche all’ordinario ed alla progettazione”, dice ancora Festa. “Chiederemo infatti un grosso mutuo per la mautenzione delle strade. Ma davvero qualcuno pensa che non giriamo la città e che non ci rendiamo conto di ogni cosa? Queste esigenze a noi non sfuggono. Ma per avere il mutuo, ci deve essere prima approvato il piano di riequlibrio finanziario”.
Festa continua con i suoi venti impegni per il 2020 che, però, sembrano essere 25. “Consegneremo 100 alloggi, tra cui quelli di via Tedesco e via Amatucci. Appalteremo il secondo lotto per la bonifica dell’ex Isochimica. Ragioneremo già anche per l’avvio del terzo lotto e, soprattutto, sul futuro utilizzo dell’area che è centrale non solo per Borgo Ferrovia ma per tutta la città”. Si spende molto per la “Ferrovia” la giunta Festa. “Sarà riqualificato anche il campo di calcio del rione e, da settembre, trasferiremo lì una parte del terminal bus. Ma pensiamo anche ad altre periferie, a contrada Bagnoli, dopo 10 anni, termineremo il centro sociale”.
Nei progetti del sindaco, anche diversi eventi. “Come già detto in altre occasioni, organizzeremo un grande evento sul vino, la Vinitaly del Sud. Ma stiamo lavorando anche ad un altro progetto, “Radici in Comune”. Metteremo in rete le eccellenze di tutti i comuni irpini, Avellino sarà la vetrina di tutta la provincia”.
“Il 2020 – prosegue – sarà l’anno della Fondazione di Partecipazione, un’altra svolta per la città e per stutture come Eliseo e Teatro Gesualdo. Stiamo valutando se farvi entrare anche Casina del Principe e Villa Amendola. Tutte le attività saranno coordinate, per proporre un’unica offerta culturale. Il 2020 sarà l’anno in cui avverrà la consegna, da parte del Moscati, dell’ospedale di viale Italia. In quella zona, con il project financing, realizzaremo il nuovo Tribunale. Quello vecchio sarà abbattuto, in piazza d’Armi sarà realizzato un grande parcheggio multipiano interrato ed un immensio spazio verde. Nel 2020 – ancora – nascerà l’agenzia per il turismo”.
Importante anche il passaggio sull’urbanistica. “Con l’assessore Buondonno, rivisiteremo il Puc. Avellino dovrà diventare una città modello, ci sarà una riduzione dei carichi insediativi. Basta con le torri e con il cemento. Saranno riqualificate anche le porte d’ingresso alla città, ovvero via Tedesco e viale Italia che sono oggettivamente messe male. Il 2020 sarà anche l’anno della fibra ottica e della informatizzazione dei parcheggi, di una piattaforma per il commercio al fine di sburocratizzare il tutto. Partirà l’azienda consortile, realizzaremo il progetto sulla Dogana e una casa per il volontariato e la protezione civile. La ciliegina sulla torta, infine, sarà la realizzazione di un polo per l’alta formazione che sia il riferimento di tutta la Bassa Italia. Ad Avellino, in collaborazione con i privati, realizzaremo qualcosa di unico e straordinario, l’ennesima Università campana non serve”.