Il treno di Renzi unisce il centrodestra irpino: “Liberiamoci dal cancro Pd”

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Renato Spiniello – Il treno di Renzi, in visita domani in Alta Irpinia, prima ad Ariano e poi allo stabilimento di Industria Italiana Autobus di Flumeri, ha come effetto quelli di unire attorno ad un tavolo il centrodestra avellinese. Da Forza Italia a MNS, passando per Rivoluzione Cristiana, Noi con Salvini e Fratelli d’Italia: l’iniziativa promossa da Primavera Irpinia questa mattina ha ottenuto en plein di consensi.

Soddisfatto il promotore Sabino Morano, che spiega: “Oggi vogliamo dare seguito all’iniziativa degli Stati Generali di Avella, creando un tavolo stabile dei moderati irpini e offrendo ai cittadini un’alternativa concreta al centrosinistra. Avellino è l’emblema del fallimento del Pd a livello locale e nazionale, in questi anni si è creata una desertificazione costante che passa non solo per il capoluogo ma anche per le province”.

Il promotore di Primavera Irpinia guarda alla visita dell’ex premier sul Tricolle: “Singolare che il segretario dei dem arrivi in treno in una provincia completamente tagliata fuori dal trasporto sul ferro. E infatti non ci arriva in treno ma in auto da Foggia. Ad Avellino le istituzioni sono paralizzate e gli esempi più lampanti sono la Sanità pubblica e la gestione del ciclo dell’acqua. Contro l’annuncismo dei democratici e del governatore De Luca, noi rispondiamo con la nostra campagna d’ascolto, chiamando a raccolta tutti i cittadini liberi e le energie positive presenti sul territorio”.

Nonostante gli annunci, la programmazione della Regione Campania è ancora a zero: “Palazzo Santa Lucia ancora non ha speso un euro per l’Irpinia e siamo a metà dell’esperienza governativa di De Luca – continua Morano – Non noi siamo così presuntuosi da dire di avere in tasca la ricetta per salvare la città e la nazione, ma almeno non operiamo in una dimensione fantasiosa come fa il centrosinistra”.

Alle parole del riferimento di Forza Italia fanno eco quelle di Ettore De Consilis (MNS): “Il Pd si è reso conto solo il giorno prima che i treni non possono arrivare ad Avellino, hanno mandato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a sondare il territorio. E’ l’ennesima prova di quanto il centrosinistra rappresenti il male assoluto. L’occasione per cambiare davvero le cose esiste, ovvero quando i cittadini saranno chiamati alle urne”. Centrodestra sempre più unito in Irpinia, cosa che non avviene allo stesso modo nello Stivale. “Gran merito va a Primavera Irpinia – conclude De Conciliis – fa piacere vedere come i moderati dialoghino in maniera così proficua in Irpinia”.

Presenta al tavolo anche l’avvocato Aniello Govetosa, rappresentante sul territorio di Noi con Salvini, movimento che ruota attorno alla Lega e in netta ascesa. “Colgo l’occasione per ricordare che domani si terrà la prima assemblea programmatica ad Ariano – dice, volgendo poi l’attenzione al tema della mattinata – Credo che a Renzi sia stato anche consigliato di non venire nel capoluogo e di limitarsi alla provincia. Non sarebbe stato accolto in maniera positiva vista l’esperienza amministrativa del suo partito in città. Il nome stesso della campagna d’ascolto (Destinazione Italia, ndr) è emblematico: sembra quasi che il Pd venga dalla Luna”.

“Renzi parte per una campagna d’ascolto ma ha già sentito il parere dei cittadini con il referendum costituzionale – aggiunge Anna Paola De Stefano da Fdi-An – Noi vogliamo impedire che questa classe politica si ripresenti al comando della città e siamo fiduciosi che gli avellinesi non si faranno imbrogliare”.

“Cosa ha fatto il Pd ad Avellino negli ultimi anni? – si chiede Paolo Ferraro – Ha consumato come un cancro lentamente la nostra città. Ora bisogna voltare pagina, noi saremo un’alternativa credibile”.

“Disponibili anche a fare le primarie”: ha chiosato la referente del partito di Giorgia Meloni, avallata da MNS.