Michele De Leo – L’anno appena concluso, che verrà ricordato quasi esclusivamente per la pandemia da Covid 19, ha mostrato una sostanziale stabilità dello scenario politico. E’ quanto afferma Nando Pagnoncelli, amministratore della Ipsos Italia, presentando il primo sondaggio del 2021. Nei rilevamenti di fine anno, il centrodestra resta la coalizione di riferimento anche se fa registrare una leggera flessione, attestandosi al 48,8% rispetto a poco più del 50% di inizio anno. Di contro, il centrosinistra guadagna consensi passando dal 32,1 al 32, 9%. All’interno delle rispettive coalizioni, però, gli equilibri tra le varie forze si vanno ridefinendo: nel centrodestra, la Lega perde consensi passando dal 32% di inizio 2020 al 23,5% mentre guadagnano terreno Fratelli d’Italia che – dal 12% di inizio 2020 – sale al 16% e Forza Italia che rivede la doppia cifra e si attesta al 9,3% dopo aver toccato quota 6,5%. Guadagna consensi pure il Movimento Cinque Stelle che torna al 16% mentre il Partito Democratico rimane stabile: dal 20,3% di gennaio al 20,2% di fine anno. “I principali flussi in uscita – evidenzia Pagnoncelli – mostrano che Fratelli d’Italia è il partito con il tasso di fedeltà più elevato: l’82,1% di coloro che votarono alle Europee il partito guidato da Giorgia Meloni, intende confermare il proprio voto nel caso di elezioni. A seguire Forza Italia con il 74,2% e il Partito Democratico con il 68,2%, la Lega con il 63,3% e il Movimento Cinque Stelle con il 62,5%. Gli elettori in uscita dalla Lega hanno scelto Fratelli d’Italia per il 18,2% e Forza Italia per il 2,6%. Quelli in uscita dal Partito Democratico di contro, oggi propendono per Italia viva (6,4%) e Azione (4,6%), mentre il M5S ha perso elettori a vantaggio del centrodestra (complessivamente 8,1%) e, soprattutto, dell’astensione (21,9%)”. L’amministratore della Ipsos va oltre nella sua analisi per spiegare come “differenze tra le forze politiche si registrano in relazione all’età e al livello di istruzione: gli elettori più giovani, tra i 18 ed i 34 anni, rappresentano il 38% dei sostenitori di Sinistra italiana/Leu, il 36% di quelli di Azione e il 26% del Movimento Cinque Stelle mentre sono meno presenti tra i democratici, i leghisti e gli elettori di Fratelli d’Italia. Le persone di 65 anni e oltre sono il segmento più numeroso nell’elettorato e pesano per il 35% tra i democratici, mentre all’estremo opposto si collocano gli elettori del Movimento Cinque Stelle e di Sinistra Italiana. Riguardo al titolo di studio, i laureati rappresentano il 15% degli elettori e raggiungono i valori più elevati tra gli elettori di Azione (38%), Si/Leu (31%) e Pd (22%) e il più basso tra i leghisti (9%). Tra i legisti la quota dei meno scolarizzati sale al 52% mentre tra gli elettori di Azione scende al 29%.
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