Il piano Asa per il trasferimento delle ecoballe e raccolta rifiuti

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Avellino – L’Asa S.p.A., ha ricevuto comunicazione dal Cosmari Avellino 1 dell’affidamento del servizio di allestimento e gestione del sito di Campo Genova per il deposito delle Ecoballe provenienti dal Cdr di Pianodardine. A partire dal 16 gennaio 2008, inizieranno i lavori di adeguamento del sito. Presumibilmente, tali lavori dovrebbero durare 4/5 giorni e pertanto l’area non sarà disponibile al trasferimento delle ecoballe prima di lunedì 20 Gennaio 2008. L’Asa S.p.A. ha intanto avviato i contatti con il Cdr di Pianodardine al fine di anticipare i tempi di ripresa della lavorazione dei rifiuti presso l’impianto, provvedendo a liberare l’impianto stesso dalle ecoballe. L’Asa S.p.A. intende avviare il trasferimento delle ecoballe prima dell’ultimazione dei lavori, provvedendo a sistemarle nei mezzi pesanti a sua disposizione, in attesa di scaricarle poi nella piazzola di campo Genova, nel frattempo adeguatamente attrezzata. Tale eventualità, consentirebbe al Cdr di riprendere la lavorazione dei rifiuti e consentire la ripresa dei conferimenti. Ciò, potrebbe avvenire, stando alle indicazioni provenienti dall’impianto di Cdr, dopo 24 ore dal prelievo delle ecoballe. Pertanto, se il ritiro delle ecoballe dovesse avvenire nella giornata di mercoledì 17 gennaio 2008, il cdr consentirebbe le operazioni di conferimento a partire dal giorno 18 gennaio. Secondo tale cadenza temporale delle operazioni, il giorno 18 gennaio potrebbe iniziare la raccolta dei rifiuti nella città di Avellino. E’ utile precisare che il Cdr di Pianodardine consente il conferimento, a pieno regime, di 650 tonnellate di rifiuti giornalieri. Attualmente, però, l’ordinanza di conferimento vigente prevede il conferimento da parte di tutti i comuni del bacino Avellino 1 serviti dall’Asa S.p.A. e pertanto, qualora non sia emessa ordinanza ad hoc per dare precedenza al solo comune di Avellino, l’Asa S.p.A. potrà smaltire solo il quantitativo quotidiano accordato al comune capoluogo, pari a 70 tonnellate. Qualora dovesse, invece, intervenire nuova ordinanza con la quale si accorda la precedenza al comune di Avellino, i rifiuti attualmente presenti in città, pari a circa 1.00 tonnellate, potrebbero essere smaltiti in tre giorni. Fin qui il quadro generale e comunque non ancora definito nei dettagli entro il quale l’Asa S.p.A. dovrà muoversi che riepilogando risulta il seguente: – 16 gennaio inizio lavori adeguamento campo Genova (durata 4/5 giorni)- Costo: 105 mila euro per lavori – 2.000 euro al giorno per la gestione – Prelievo ecoballe dal Cdr e sistemazione nei mezzi pesanti in attesa del completamento dei lavori (attuabile a partire dal giorno 18)- Ripresa lavorazione rifiuti cdr: 24 ore dopo il prelievo delle ecoballe – Capacità di lavorazione Cdr di Pianodardine: 650 tonnellate giornaliere – Ordinanza attuale: conferimenti contingentati per tutti i comuni, secondo quantitativi giornalieri – Rifiuti presenti ad Avellino: 1.800 tonnellate circa – Rifiuti presenti negli altri comuni serviti: 1.800 tonnellate complessive – Comuni con siti di stoccaggio provvisorio: 12 (Monteforte Irpino, Manocalzati, Aiello del Sabato, Serino, Contrada, Forino, San Michele di Serino, Montoro Superiore, Sorbo Serpico, Capriglia Irpina, Santa Lucia di Serino e Pratola Serra)- In tale quadro, l’Asa S.p.A. potrà iniziare le operazioni di raccolta rifiuti. Se non interverrà nuova ordinanza (con precedenza per Avellino e assegnazione di quantitativi ulteriori per il capoluogo) si procederà alla raccolta secondo il consueto piano di raccolta in vigore nei periodi di non emergenza. Se invece, dovesse esserci una nuova ordinanza, l’Asa S.p.A. concentrerà tutti gli uomini (100 dipendenti) ed i mezzi (60 tra compattatori e mezzi di capacità ridotte, oltre a macchine da presa e rimozione) sul comune capoluogo. L’organizzazione aziendale, già comunicata alle rappresentanze sindacali, prevederebbe in tal caso l’utilizzo dei lavoratori su tre turni continui di 6/8 ore. In tal modo si prevede di ripulire la città in 72/86 ore. In entrambe le situazioni, la raccolta prenderà il via dalle strutture indifferibili (ospedali, carceri, caserme) e dai siti nei pressi delle scuole, per poi passare ai punti dove l’accumulo dei rifiuti è maggiore e dove si verificano condizioni di grave rischio sanitario, in particolare presso uffici pubblici e luoghi di maggior frequenza. L’Asa S.p.A. ha già stilato una mappa dei luoghi più critici, che corrispondono generalmente alle zone con la maggiore densità abitativa.

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