Quindici – Il boss Biagio Cava, arrestato dalla squadra mobile della questura di Avellino il 17 ottobre scorso, dovrà rimanere in carcere per altri dieci anni. Lo ha deciso questo pomeriggio il gup del tribunale di Napoli, il dottore De Girolamo. Il boss di Quindici è stato condannato per estorsione, aggravata dall’associazione camorristica. Soddisfatto il legale del boss, l’avvocato Raffaele Bizzarro che è riuscito a far ridurre di due anni la pena al suo assistito. Precedentemente il gup aveva chiesto 12 anni di reclusione. Le estorsioni furono messe in atto nella zona di Palma Campania alcuni anni fa. L’operazione fu portata a termine dalle Squadre Mobili di Napoli e di Avellino e dal Commissariato di Lauro. Cava, personaggio noto da decenni alle cronache giudiziarie per la sanguinosa faida con il gruppo contrapposto dei Graziano, era latitante da più di due anni. Il boss, lo scorso 15 giugno, era riuscito per l’ennesima volta a sfuggire alla Giustizia. Il blitz era scattato alle prime ore dell’alba ad opera dei Carabinieri del Nucleo Operativo e della Compagnia di Avellino a Quindici. L’epilogo è arrivato al termine dei controlli a tappeto che l’Arma dei Carabinieri stava effettuando da settimane in tutto il Vallo di Lauro proprio per riuscire ad ammanettare il boss. I Carabinieri in quell’occasione avevano intensificato i controlli e le perquisizioni al fine di scoprire il suo rifugio, riuscendo ad individuarlo in un appartamento di proprietà di un suo amico, ma al momento dell’irruzione purtroppo del boss non vi era nessuna traccia. Infine lo scorso 17 ottobre l’epilogo di una latitanza fin troppo lunga.
Redazione Irpinia
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