Il giornalista Picardo presenta il libro “Il grido del Lupo”

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Il volume «Il grido del lupo» di Gerardo Picardo, presentato ieri a Lauro in apertura del progetto culturale «La terra di Lauro: lo splendore, il tradimento, il fuoco» promosso dal Comune d’intesa con la Regione Campania, si rivela la versione anastatica di un opuscoletto della prima metà dell’Ottocento ritrovato dal giornalista irpino. «Racconta in versi la suggestiva storia del brigante Pascale Riccio di Lauro e dei suoi compagni. – afferma l’assessore comunale alla Cultura, Florisa Siniscalchi – Tra questi, anche donne carismatiche e piene di coraggio, che non esitarono a lottare nei boschi del Vallo e nei dintorni del castello Lancellotti perché vogliose di vivere e non di sopravvivere». «E’ la storia proibita di uomini che hanno dato la vita per la libertà del popolo – aggiunge l’autore – e di cuori in rivolta che vestivano abiti maschili benedicendo ogni pallottola che i loro amanti piantavano nel petto avversario; donne che sapevano anche vendicarsi da sole, i cui destini erano sempre associati a quelli dei propri uomini». In mezzo, parole di vita e di morte, affronti e schiaffi, rincorse e vendette che hanno fatto parlare popolani e potenti di Lauro, Monteforte e Montoro. «Non è questo il tempo di alzare statue in memoria di briganti e di brigantesse, – sottolinea il saggista irpino, che ha di recente pubblicato un altro interessante libro, “La pietra della bellezza”, con riflessioni e approfondimenti su Giordano Bruno – ma di leggere e diffondere la storia proibita, quella che è stata taciuta per secoli». «Il “Grido del lupo” contribuisce fortemente a ricostruire il nostro passato. – sottolinea il sindaco di Lauro, Antonio Bossone – Da amministratori abbiamo l’importante compito di salvaguardarne il contenuto e di trasmetterlo alle nuove generazioni. Il libro verrà, pertanto, adottato dalle nostre scuole in modo da sensibilizzare i giovani alla riscoperta della storia locale e dell’intero Vallo».

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