Il Di Gugliemo presto sarà riconvertito in Rsa. Nota di Cisl e Uil

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Bisaccia – L’ospedale Di Guglielmo di Bisaccia diverrà una Residenza sanitaria assistita. Non si torna indietro, dunque, e la visita di oggi a Bisaccia del direttore generale dell’Asl di Avellino, Sergio Florio, ha confermato tutti i timori di amministratori e sindacati. Florio, infatti, non ha fatto alcun passo indietro rispetto alle scelte già assunte dal piano di rientro e si dovrà attendere prima di ottenere almeno un presidio di pronto soccorso con il Saut. In più, il direttore generale ha gelato tutti anche dal punto di vista finanziario, precisando che pur essendo l’Asl un’azienda virtuosa che chiude in attivo, quei soldi vanno a Napoli e non possono essere investiti nella sanità Irpina.

Nel merito si registra la nota dei sindacati Cisl e Uil. “L’assemblea tenuta oggi presso l’SPS di Bisaccia indetta dalla CISL FP e dalla UIl FPL – scrivono Buonavita e Petretta – è stata molto partecipata e grazie alla presenza del Direttore Generale Ing. Sergio Florio, della dirigenza medica e degli amministratori locali sono state affrontare le problematiche inerenti la sanità Irpina e il futuro della struttura di Bisaccia. Per quanto attiene i temi generali sono state poste cinque questioni fondamentali che, se lette in maniera integrata, si notano forti contrasti di merito e di praticabilità. Da un lato il decreto regionale n.49/2010 che è in scadenza, prevede una riconversione e una strategia d’investimento sulla sanità pubblica e privata Irpina che fortemente stride con quanto previsto dal decreto Balduzzi e dalle appena pubblicate linee guida degli atti aziendali. Se tutto ciò si coniuga alla mancanza del Piano Sanitario 2013/2016 ed alla assenza di una programmazione di area vasta, è facile intuire come la schizofrenia ed i buchi legislativi rischiano di arrecare alla sanità Irpina più danni di quelli prodotti dalla riconversione della rete ospedaliera.
In ultima battuta, anche laddove ci fossero intenti unici che partono dai bisogni dei cittadini e dalle professionalità dei dipendenti, la mancanza di risorse economiche o meglio il divieto ad utilizzare gli avanzi d’esercizio, che il Direttore Florio ha riferito essere anche quest’anno cospicui, impedisce ogni investimento. L’ing. Florio nel merito del futuro della struttura di Bisaccia ha riferito che nei primi mesi del prossimo anno potrà essere aperto l’Hospice, la cui gara è in scadenza e, in via progressiva e graduale, si passerà ad attivare la RSAR, il reparto di minima vigilanza, il SAUT e poi lo PSAUT e maggiori prestazioni ambulatoriali. Dalla discussione aperta è emersa dai dipendenti medici e del comparto la necessità di voler continuare a lavorare bene e di più per rendere maggiori prestazioni presso l’SPS di Bisaccia affinché venga disincentivata la mobilità passiva e i ricoveri impropri. Al termine dell’incontro le parti sociali ed gli amministratori presenti si sono impegnati a sollecitare la struttura commissariale per liberare parte dei fondi a disposizione dell’ASL da utilizzare per potenziare ospedali, territorio e la rete dell’emergenza/urgenza e, nel contempo, è stato chiesto al Direttore generale di procedere nella riconversione della struttura di Bisaccia prima attivando nuovi servizi e poi dismettendo quelli attualmente erogati. L’impegno del Direttore di concludere entro il prossimo anno la riconversione della struttura di Bisaccia è stato recepito dai lavoratori, i quali meritano di continuare a lavorare con serenità anche nelle possibili ipotesi di esuberi di personale. E’ fin troppo ovvio che laddove tale circostanza dovesse verificarsi il confronto dovuto con le OO.SS. ci indurrà a tutelare tutti e soprattutto evitare mobilità di personale se non dopo la totale riconversione della struttura”, concludono i Segretari Generali Buonavita (CISL FP) e Petretta (UIL FPL).

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