Il cuore di Prata batte per la sua Basilica chiusa da tre anni: l’appello dal flash mob

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PRATA PRINCIPATO ULTRA- “Un popolo e’ venuto e il cuore ti ha portato”. Il cuore di Prata e di tutta una parte della Valle del Sabato batte per la sua basilica, purtroppo chiusa da tre anni. Intorno al cuore, sulle note dell’Ave Maria intonata dal sax soprano Luca Roseto, in tanti, a partire dagli organizzatori, passando per la Proloco, hanno aderito questo pomeriggio al flash mob intorno alla Basilica dell’Annunziata, per chiedere che dopo tre anni venga restituita alla sua comunita’. All’iniziativa erano presenti anche il sindaco del comune irpino Bruno Petruzziello e quello di Pratola Serra Gerardo Galdo. Ma tanti cittadini, che in modo pacato hanno sollecitato chi di competenza affinche’ “sia consentito l’ accesso alla basilica dell’ Annunziata, cercando di calibrare la parte religiosa, storica, architettonica”. Perche’, come spiega l’architetto Claudio D’Onofrio : eravamo fiduciosi in una riapertura delle porte in vista del Giubileo. Era necessaria una mobilitazione generale da parte del territorio affinche’ si comprendesse che non e’ più rinviabile il monitoraggio quotidiano e la riapertura regolamentata della basilica”. L’importante luogo di culto e’ chiuso dal 28 gennaio, il paradosso pero’ e’ che nessuno dei quattro enti proprietari della struttura hanno mai emesso un’ordinanza di chiusura. Ne’ la Diocesi di Avellino e quella di Benevento, ne’ la Provincia ne’ il Comune stesso. Il messaggio della comunità di Prata si spera arrivi agli enti. In un anno particolare, quello del Giubileo. Spiega l’architetto D’Onofrio: “Le catacombe dei martiri durante il Giubileo del 2000 erano uno dei punti più importanti. Per chi ha a cuore la storia dei nostri territori e la storia del Cristianesimo e il luogo che ha custoditi le vicende più importanti della cristianita’.